di Giorgio Fedeli
Divieti di sosta e ingorghi: qualcosa, a Marina Palmense, non ha funzionato. Se è vero che una buona amministrazione, oltre al fare deve anche saper fare, questa volta a Marina Palmense qualcosa non è andato per il verso giusto. Nel week end appena trascorso, infatti, non sono mancati ingorghi e traffico in tilt nonostante i divieti di sosta installati lungo la costa. Certo, vero, c’è chi purtroppo non li rispetta. E la sfilza di parcheggi selvaggi è servita. E mettiamoci pure i pedoni (tra cui, sì, certo, anche i residenti) che devono muoversi nella polvere in assenza di un qualsiasi marciapiede.
C’era anche il Bababoom festival, si dirà, che però non ha creato grossi problemi. I nodi, infatti, sono venuti a galla sulla litoranea quando a causa di auto parcheggiate alla meglio, si sono creati intasamenti con buona pace di chi è rimasto imbottigliato e di chi da quelle parti ci vive e si è cimentato in una caccia al parcheggio o in un’avventura anche solo per avvicinarsi a casa. Sagre, ristoranti. Tutti elementi di richiamo che innalzano il numero di presenze, ma anche di auto e che in un attimo possono tramutarsi in giorni di caos per i residenti. E poi c’è la sicurezza. Anzi, c’è soprattutto la sicurezza.
Difficile non notare le manovre da gimcana a cui è stato chiamato l’autista di un’ambulanza intervenuta, sabato notte, per soccorrere una persona ubriaca in mezzo alla strada, proprio tra cartelli di sosta e auto comunque parcheggiate lungo la strada, ambo i lati. Sul posto anche la Polizia locale che ha fatto il suo lavoro, districandosi tra vetture e pedoni. E fortunatamente la situazione non è degenerata.
Ma di sicuro qualcosa c’è da mettere a registro. Marina Palmense, infatti, vuole essere esempio, per l’amministrazione, di quartiere costiero che cresce nell’equilibrio tra rispetto della natura e sviluppo infrastrutturale. Vedasi pista ciclabile e illuminazione su cui l’amministrazione stessa ha più volte posto i puntini sulle i replicando agli ambientalisti che ne mettevano in discussione l’eco-compatibilità. E non è una novità che il quartiere ospiti eventi come il Bababoom, manifestazione di punta della musica reggae ormai di caratura internazionale. Tutto, si diceva, sul fronte della sicurezza, è filato liscio ma nel pianificare la viabilità probabilmente qualcosa di meglio poteva essere fatto. Sagre e ristoranti sulla costa, si diceva. E per carità, quando ci sono delle attrattive, degli elementi di richiamo che creano movimento, presenze, vitalità, va tutto bene. Ma a maggior ragione va cercata una formula che contempli le esigenze di tutti, di chi anima la costa e di chi su quel tratto di litoranea ci vive.
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