Missione autosostenibilità: la Fermana si affida al consulente finanziario Carlo Nori

FERMO - Dopo il secco no alla vendita del club, la società punta ad una ristrutturazione finanziaria per arrivare ad un autosostentamento e ad una crescita, senza affidarsi al magnate di turno. Il dg Tubaldi: «Vogliamo creare un club solido che sia un vanto per il territorio».

Da sx: Nori, Scheggia, Simoni e Tubaldi

di Matteo Malaspina

Nuovo progetto di ristrutturazione finanziaria, autosostenibilità e crescita organica. È questo a cui punta la società della Fermana e lo ha spiegato nella conferenza stampa questa mattina in sede. Insieme al direttore generale Andrea Tubaldi e al presidente Umberto Simoni c’erano l’amministratore Vinicio Scheggia e un consulente finanziario, Carlo Nori, chiamato per risollevare le sorti finanziare della società.

«La Fermana sta cercando di svoltare. Lo scopo è arrivare ad un’autosostenibilità a livello organizzativo, di gestione e finanziario e non dipendere più dal magnate di turno – dice Tubaldi -. Ogni anno non possiamo stare ad aspettare che qualcuno ci dia una mano e vogliamo creare un club solido che sia un vanto per il territorio».

A spiegare il progetto, a grandi linee, è lo stesso Nori che si dice «appassionato di sport e mi occupo di ristrutturazione finanziaria di imprese, anche in ambito calcistico». Nori è stato chiamato, per amicizia, dalla società e metterà la sua competenza e il suo bagaglio a disposizione della Fermana.

«La vita dei club di Lega Pro è molto dura perché non possono contare nelle entrate dei diritti televisivi ed è difficile fare un utile o un pareggio di bilancio a fine anno. Quello che consiglio io è assumere un assetto organizzativo forte, di competenza, di persone convinte a rendere il club autosostenibile e pronto per una crescita organica – spiega il consulente -. Quello che faremo i prossimi giorni è riorganizzare il club come un’azienda e portare una metodologia di lavoro che va applicata tutti i giorni per arrivare al 2024 con una crescita economica. Non entreranno altri fondi ma ci concentreremo su un nuovo modo di ricercare le sponsorizzazioni su un piano triennale. Dobbiamo creare un importante networking».

Carlo Nori

È da qui che nasce l’idea di non vendere la Fermana, come consigliato da Nori, perché c’è una buona basa per poter lavorare. Dunque, nonostante le trattative delle scorse settimane, la volontà era quella di non vendere, anche se, come spiega il presidente Simoni, «quando venivano società e offrivano tanti soldi era normale valutare bene. Poi, tutti insieme, abbiamo valutato che queste cordate non erano venute per fare il bene della Fermana e le abbiamo rimandate a casa». Un discorso senza mezzi termini quello fatto dal presidente che se la prende con le voci di dissidi all’interno della società, immediatamente smentite perché «tutti ci mettiamo la faccia, lo facciamo insieme e siamo andati sempre d’accordo».

Nuovo progetto di ristrutturazione finanziaria che però parte in deficit con l’esonero di Massimo Andreatini e di Stefano Protti e l’arrivo di Bruniera e di Galassi, con i contratti dell’ex ds e dell’ex allenatore ancora in carico alla Fermana che si ritrova con ulteriori spese da sostenere nonostante il budget risicato.

A fare il punto e a spiegare come sono andate le cose è intervenuto l’amministratore Vinicio Scheggia. «Abbiamo cercato di fare le cose con buonsenso ma alcuni soggetti sono andati fuori dalle righe. Mi riferisco ad Andreatini che ha avuto un incontro con i tifosi prima che incontrassimo la cordata, di fatto scavalcandoci. Lo stesso Andreatini che negli ultimi 2 mesi non si è visto al campo di allenamento perché aveva dei dissidi con l’allenatore – dice Scheggia -. Per quanto riguarda Protti, semplicemente non si è sentito contento di rimanere a Fermo perché non credeva nel progetto». Scheggia parla anche del suo futuro che, sembrerebbe, sempre più lontano dalla Fermana: «Resterò finché ci sarà bisogno ma ammetto che è molto impegnativo. Con la nuova ristrutturazione dell’organico arriverà qualcuno che prenderà il mio posto».

Per quanto riguarda il campo, Tubaldi annuncia che è vicino l’accordo con Misuraca («sta facendo uno sforzo importante per restare») e che, da domani, ci saranno molti ragazzi in prova. 


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