Progetto sul dissesto idrogeologico per monte Cacciù, la minoranza: «Tutto cestinato, si perdono tempo e risorse».

PORTO SAN GIORGIO - L'opposizione sangiorgese critica l'amministrazione Vesprini: «Come per piazza Mentana, si preferisce rielaborare un nuovo progetto per di metterci il proprio nome, con il rischio di perdere i soldi del Pnnr»

Nel marzo dello scorso anno l’amministrazione Loira aveva presentato un progetto per la messa in sicurezza di due zone della città ad elevato rischio di dissesto idrogeologico: Monte Cacciù e via Michelangelo. Una richiesta di 2 milioni di finanziamento al Pnnr con lo scopo della messa in sicurezza del versante est con un incremento del grado di stabilità dei terreni mediante sistemazioni superficiali, consolidamento con drenaggi e realizzazione di opere di contenimento limitando l’effetto erosivo delle acque di scorrimento superficiale e favorendo la fuoriuscita dell’acqua mediante drenaggi in profondità e in superficie.

«Il governo centrale ha deciso di definanziare i progetti pnrr relativi al rischio idrogeologico, come se non fosse una priorità per il paese – dice la minoranza consiliare sangiorgese -. Anche Porto San Giorgio partecipò con un progetto per la collina di monte Cacciù. Tutto cestinato dall’attuale amministrazione che, come per piazza Mentana, preferisce rielaborare un nuovo progetto perdendo tempo e risorse pubbliche pur di metterci il proprio nome».


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