Sarà “Un canto per Madonna Manù” il concerto di archi con i Cantores Mariae (testi e canto di Paolo Tegaccia, detto Battistelli) a dare l’inizio lunedì 14 agosto 2023 (ore 21.15 con ingresso libero) al calendario di eventi che celebreranno il millenario della piccola Chiesa di Madonna Manù, sorta su un tempietto romano, luogo di culto per i pellegrini che sbarcavano nel porto di San Biagio.
Le notizie storiche dicono che la Chiesa (sita in agro di Lapedona ma dipendente da Altidona) fu donata, agli inizi del Mille, ai monaci del monastero di Montecassino e dal XII secolo risultano proprietari Trasmondo e Corrado Lopi di Altidona, per poi passare ai monaci di Farfa; infine fu ceduta alla Marca Fermana. Nel ‘500 la Chiesa è stata ristrutturata e arricchita di un polittico di Cristoforo Cortese che realizzò l’opera tra il 1439 e il 1442. Nel 1914 tale opera è stata spostata nella chiesa parrocchiale di Altidona, dove è tutt’ora esposta. La chiesa è in stile romanico, costruita con conci di arenaria ed abbellita da una serie di archetti pensili sotto la linea di gronda. Ha un’abside semicircolare, in un’unica navata, con l’altare spostato a est. Il nome è stato tratto da una formella presente sotto il cornicione della Chiesa e la presenza di un’incisione che porta la scritta in ebraico “Manhu” (“Man-hu”- che cos’è questo?), grazie alla sua scoperta è venuto fuori un mistero che rimane ancora tale, ossia il fatto che tale incisione sovrasta quella che è la figura di una margherita ad 8 petali, un simbolo molto forte nella tradizione dei templari.
La chiesa ha al suo interno un affresco che raffigura una giovane Madonna che allatta, recentemente restaurato e databile ai primi decenni del Quattrocento; rimane forse l’immagine più antica della Vergine allattante dipinta ad affresco nella marca fermana. Cosa c’è di più significativo del gesto intimo e dolce di una madre che allatta il proprio figlio? Il mistero profondo è molto forte non solo per il dipinto ma anche per la pianta di mandorlo (simbolo di fecondità) collocata all’esterno. Ricordiamo per i curiosi e gli amanti della storia che il nome della Chiesa è anche S. Maria “delle noci”, proprio per il richiamo della noce alla fertilità (in quanto rimanda ad un utero materno e dunque allo sviluppo e alla nascita di una nuova vita). Tale nome è legato anche al fatto che in passato i nostri antenati si ritrovavano a giocare a castelli di noci proprio in quella zona. Ancora oggi per mantenere viva la tradizione popolare molti devoti si trovano a recarsi a Madonna di Manù, riposano, si incontrano, pregano. Tutti hanno la stessa speranza (soprattutto le madri e le partorienti), di vedere esaudite le loro preghiere. Negli anni, storia e mistero, hanno dato a questo luogo un alone di sacralità, da renderlo ancora meta di piccoli pellegrinaggi collettivi o individuali.
Appuntamenti in Calendario:
– Lunedì 14 Agosto 2023 (ore 21.15 Chiesa Madonna Manù, Lapedona – Ingresso libero) Concerto di archi con i Cantores Mariae
– Venerdì 8 Settembre 2023 (ore 21.00) Natività della Beata Vergine, processione e messa celebrata da Don Nicola Del Gobbo (nuovo parroco di Altidona). A seguire piccolo buffet di dolci offerti
– Domenica 17 Settembre 2023 (ore 16.30) Festa in onore del millenario della chiesa di Madonna di Manù. Don Vinicio Albanesi annuncia il suo 80° compleanno e cena conviviale (cibo e sapori antichi offerti dal comitato Madonna Manù)
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