Sorpresa Tulli: lascia la Lega e passa a FdI. Quali rapporti con l’amministrazione per i “Meloniani”?

FERMO - Ora la domanda è se FdI si collocherà in minoranza o in maggioranza. Domanda più che lecita visto che in giunta vi è il vicesindaco e assessore Mauro Torresi, da sempre simpatizzante proprio del partito della Meloni. L'ipotesi più accreditata è quella che vede FdI collocarsi nel limbo dell'opposizione costruttiva o, se si vuole usare una più gettonata ed edulcorata espressione, dell'appoggio esterno

Gianluca Tulli

Il consigliere comunale della Lega, Gianluca Tulli, passa a Fratelli d’Italia. Manca ancora l’ufficialità visto che, formalmente, come scrive in una nota FdI Fermo, Tulli ”non è formalmente iscritto a Fratelli d’Italia e siede nel gruppo misto consiliare’‘.

Il coordinatore fermano di FdI, Rossano Romagnoli, dopo la notizia riportata da Cronache Fermane, ha infatti teso a specificare che “il Partito ha stima per la serietà e bravura, sempre dimostrata, del consigliere comunale” che “ad oggi non è formalmente iscritto a Fratelli d’Italia e siede nel gruppo misto consiliare. La sua appartenenza al centrodestra ne fa un naturale interlocutore politico con il quale confrontarsi“.

La notizia era nell’aria, nelle stanze della politica fermana, già da tempo. Insomma ora FdI potrebbe avere, presto, una rappresentanza in Consiglio comunale, mentre la Lega resta con i consiglieri Lorenzo Giacobbi e Luciano Romanella. Il partito della Meloni andrà dunque a sanare un gap amministrativo per un partito a cui, con il 30% di consensi, andava stretta l’assenza nell’assise del Comune capoluogo di Provincia.

Ma ora la domanda è un’altra: nel momento in cui Tulli formalmente avrà aderito a FdI, il partito della Meloni si collocherà in minoranza o in maggioranza? Domanda più che lecita visto che in giunta vi è il vicesindaco e assessore Mauro Torresi, da sempre simpatizzante proprio del partito della Meloni. L’ipotesi più accreditata è quella che vede FdI collocarsi, con un gruppo misto, nel limbo dell’opposizione costruttiva o, se si vuole usare una più gettonata ed edulcorata espressione, dell’appoggio esterno. Per la serie: FdI vuole essere libera di valutare di volta in volta se sostenere o dire no ai vari provvedimenti dell’amministrazione. E qui, qualora dovesse esserci disaccordo con Torresi, potrebbe crearsi una discrasia politico-partitica. Di certo c’è che ora, se Torresi è vero che è vicino, ancora vicino a FdI, non potrà esimersi dal confronto continuo con colui che potrebbe diventare, da un momento all’altro, il nuovo capogruppo meloniano.

E qualche quesito potrebbe porselo anche il sindaco Paolo Calcinaro: che atteggiamento assumere con una forza partitica impossibile da ignorare che può giocare sul doppio binario maggioranza/opposizione e che potrebbe, con l’ingresso di Tulli, essere protagonista di un fenomeno centripeto tra consiglieri comunali. D’altronde non è una novità che qualcuno, in assise, nutra da tempo simpatie per i meloniani. Quello di Tulli potrebbe essere il primo ingresso, e quindi a lui andrà, si diceva, il ruolo di capogruppo. E chissà che questa mossa non possa valere, per lui, una candidatura di bandiera a sindaco tra due anni. Insomma chi prima arriva, meglio alloggia.

g.f.


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