I “Sogni Medievali” di 55 piccoli alfieri e musici incantano piazza Roma

SERVIGLIANO - I mini sbandieratori e mini tamburini, di età compresa tra 9 e 14 anni, che per mesi hanno seguito due corsi distinti culminati con l’esibizione finale, mercoledì sera hanno incantato gli oltre duemila spettatori
Emozione, fiato sospeso, gioia. Lo spettacolo ‘Sogni Medievali’, proposto dalla Scuola Alfieri e Musici del Torneo Cavalleresco, ha incantato mercoledì sera gli oltre duemila spettatori in piazza Roma. Protagonisti 55 mini sbandieratori e mini tamburini, di età compresa tra 9 e 14 anni, che per mesi hanno seguito due corsi distinti culminati con l’esibizione finale.
«Siete presente e futuro del Torneo Cavalleresco», è stato il commento generale, rivolto ai ragazzi, di magnifico messere, consoli e responsabili dell’Ente Torneo. Ad arricchire il tutto, la musica del violinista Valentino Alessandrini e le evoluzioni col nastro di Alena Viozzi. Spettacolo dedicato ai giovani, il modo migliore per tramandare negli anni la tradizione quintanara. A coordinare il tutto il prof. Gianluca Viozzi, regista del Torneo Cavalleresco di Castel Clementino. Per quanto concerne la Scuola alfieri va detto che il relativo progetto, denominato ‘Il volteggiar delle bandiere’, ha interessato i ragazzi dalla quinta elementare alla terza media, con la guida della collaboratrice Lorella Felici. Per quanto riguarda la Scuola dei musici, progetto prettamente estivo coordinato da Gianni Di Somma ed Emiliano Ciccoli, con la collaborazione di Leonardo Tamburrini, sono stati coinvolti allievi dalla terza elementare alla terza media. Lo spettacolo è stato seguito dalle maggiori figure rionali del Torneo Cavalleresco, tutte in costume d’epoca. In prima fila, ad applaudire i ragazzi, nel parterre del pubblico, anche la preside dell’Isc di Falerone, Patrizia Tirabasso e la professoressa Alessandra Antolini, che ha coordinato l’attività di realizzazione del palio. L’attività, portata avanti dal mese di marzo, rientra nel progetto generale ‘L’anello mancante’ finanziato dalla Fondazione Carisap.

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