Pd, il silenzio che malcela una polveriera. Si cerca il “mediatore” tra vecchia guardia e nuove leve

PORTO SANT'ELPIDIO - Ora è il periodo di stasi, in attesa che si riavvi un dialogo programmato per dopo l’estate, forse anche verso la fine dell’anno. Si sta cercando una figura che possa mediare, in maniera decisa, tra le due le compagini che sono l’anima del Partito Democratico. Si lavora sull’individuazione di una personalità politica che possa fungere da “portavoce” del Pd elpidiense e sappia intorno a sé stringere nuovamente vecchia e nuova guardia

Luca Piermartiri

di Maikol Di Stefano

C’è aria di rivoluzione all’interno del Partito Democratico a Porto Sant’Elpidio o quantomeno qualcuno la vorrebbe. Dopo il tonfo all’ultima tornata elettorale che ha visto per la primo volta il Comune elpidiense passare ad un’amministrazione di centrodestra, è sceso il gelo ed il silenzio intorno al Pd e a tutto il centrosinistra locale. Sono tanti gli scenari da valutare per il futuro, ma soprattutto i fatti accaduti d’analizzare. Ad oggi l’unico briciolo di “fierezza” per il partito della Schlein è quello di essere stata la lista più votata alle comunali, nonostante lo schiaffo incassato nella corsa al ruolo di sindaco. Tolto questo di dato, il Partito Democratico a Porto Sant’Elpidio oggi assomiglia ad una polveriera pronta ad esplodere.
La situazione:
L’ultimo lustro guidato dall’ex sindaco Nazareno Franchellucci ha spaccato in due il partito a livello cittadino. Fatale la scelta post covid di andare col rimpasto di giunta. Occasione nella quale è stato accompagnato alla porta l’allora assessore Luca Piermartiri. Questo l’episodio dal quale s’è innescato poi il malcontento di un’ala della vecchia maggioranza e del partito stesso. Un’esclusione quella di Piermartiri che ha involontariamente favorito la sua ascesa, consegnandogli via libera per rivestire il ruolo odierno di coordinatore provinciale del Pd. Fedelissimi dell’ex assessore sono ovviamente i ragazzi dei Giovani Democratici di cui Piermartiri è stato segretario cittadino fino al 2013, anno in cui è stato eletto consigliere per la prima volta. Una frattura che vede da una parte i conservatori e “affini” all’ex sindaco, tra questi chi nel decennio di amministrazione ha avuto incarichi di giunta come gli ex assessori Patrizia Canzonetta e Annalinda Pasquali. Dall’altra parte chi vorrebbe una sterzata decisa da parte dei vertici cittadini. Nuovi volti e nuove idee che possano coinvolgere una città che nel frattempo ha preso totalmente le distanze. Infatti l’exploit della nuova amministrazione non può di certo essere ignorata. Il lavoro quotidiano del sindaco Ciarpella e della sua giunta sta facendo alzare, giorno dopo giorno, il proprio consenso popolare mentre il centrosinistra elpidiense si ferma a guardare e resta in silenzio.

Paolo Petrini

Le ultime elezioni:
La sconfitta 70-30 rimediata all’ultimo ballottaggio è però il dato centrale da cui ripartire. La figura di Paolo Petrini (voluta a tutti i costi dalla vecchia guardia e combattuta dal nuovo fronte) non ha dato gli effetti desiderati. L’ex volto del centrosinistra locale, capace di arrivare dal ruolo di primo cittadino a quello di parlamentare non ha scaldato i cuori di nessuno praticamente. Inoltre il suo “lavoro” sembra essere già terminato. Una casella come consigliere d’opposizione e nulla più. Petrini in queste vicende, dopo l’allontanamento col Pd poco prima della pandemia, non ha alcuna voglia di rientrarci. Si è defilato e sembra intenzionato a lasciare la patata bollente in mano altrui. Scelta che fa felice l’ala giovane, capace di attrarre ora anche qualche nome che vive lì sul bordo tra “conservatori e rivoluzionari” del partito. Ad esempio uno dei nomi di cui ci si chiede quale sarà il futuro politico è quello di Daniele Stacchietti, vicesindaco di Franchellucci nell’ultima amministrazione uscente e che dopo le votazioni che lo hanno visto fuori dal consiglio comunale si è un po’ eclissato. «Tornerò alla mia vita professionale serenamente» aveva dichiarato anche nei mesi intorno alla campagna elettorale, qualora il risultato lo avesse visto fuori da maggioranza o ruoli in assise.

Fabio Rossano, segretario GD di Porto Sant’Elpidio

La mediazione:
Ora, però, è il periodo di stasi, in attesa che si riavvi un dialogo programmato per dopo l’estate, forse anche verso la fine dell’anno. Si sta cercando una figura che possa mediare, in maniera decisa, per ambedue le compagini che sono l’anima del Partito Democratico. All’inizio tale ruolo sembrava poter essere rivestito da Maurizio Conoscenti, che poche ore prima del ballottaggio alla luce del sole in pieno centro città aveva riunito proprio il coordinatore provinciale e il segretario dei Gd elpidiensi, Fabio Rossano, insieme ad altri volti uscenti dall’ala giovane. Insieme a loro aveva provato a fare da paciere, cercando di ascoltare le motivazioni dei nuovi volti del Pd. Una conversazione che poi non ha avuto seguito, dove lo stesso Conoscenti ora ha preferito mettersi da parte, guardare e capire. Allora chi può essere questa figura? Ecco su questo si lavora al momento, ovvero l’individuazione di una personalità politica che possa fungere da “portavoce” del Pd elpidiense e sappia intorno a sé stringere nuovamente vecchia e nuova guardia. Mancano cinque anni alla prossima tornata elettorale, ma sembra evidente che come per un atleta lo sfondo siano sempre i giochi olimpici, così per il Partito Democratico a Porto Sant’Elpidio la pace deve essere costruita a breve per provare a recuperare terreno, allenandosi cinque anni per il grande evento.

La lista Pd alle ultime elezioni comunali


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