di Antonietta Vitali
Per gli abitanti di Petritoli lo stabile situato in Largo Leopardi 20 è noto da sempre come il palazzo della Congregazione di Carità, un ente (volendo usare un termine moderno oggi potremmo chiamarlo così), la cui nascita in ogni comune venne disposta nel 1860 dal Regio Commissario per le provincie delle Marche, Lorenzo Valerio, con il decreto n. 142 con il fine di amministrare tutti i beni delle opere pie presenti sul territorio. Una effige, posta a metà dello scalone principale che dal primo piano conduce al secondo ricorda Antonio Lucentini, operaio, il quale donò, a beneficio dei poveri, tutte le sue ricchezze a sostentamento della congregazione. Negli anni, sempre i petritolesi, hanno visto cambiare veste alle stanze del palazzo più volte in quanto sono state sedi di diverse associazioni presenti nel comune ma anche di svariati uffici.
Il percorso di Petritoli, iniziato ufficialmente il 28 settembre 2020 con la nascita del brand “Il borgo dei matrimoni-Petritoli wedding destination” e, il successivo inserimento, nel novembre 2021, del piccolo comune all’interno del circuito Borghi più Belli d’Italia, portano decisamente il paese verso una nuova spinta turistica che proprio l’associazione che gestisce il circuito dei borghi più belli sottopone ad una regola, creare un palazzo che sia dedicato ai matrimoni.
È dell’amministrazione comunale la scelta di dedicare a questa destinazione l’immobile di proprietà del comune sito, appunto, in Largo Leopardi. Il necessario restauro sia degli interni che della facciata, rifatta nel 1939 (come indicato sulla stessa) e interessante esempio di architettura del periodo fascista, è stato inaugurato ieri pomeriggio. Sono dedicate completamente all’essere una wedding destination le stanze al secondo piano da dove, affacciandosi al balcone, è possibile godere di un bellissimo scorcio della piazza. La stanza più grande, sarà quindi adibita a sala celebrazione nozze con rito civile ma anche a sala conferenze mentre è un museo che ospita abiti da matrimonio riferiti a diverse epoche storiche la stanza adiacente più piccola. Non era previsto, invece, che ospitassero uffici le stanze al primo ma che, dopo gradita richiesta, sono state locate all’Amap Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca.
«Presentiamo un’agenzia – le parole di Marco Rotoni, sindaco di Servigliano e presidente Amap – che da anni opera su questo territorio, negli ultimi periodi in maniera ancora più determinata. Ci è sembrato, dunque, giusto riallocarci in una realtà importante come quella di Petritoli. Un ringraziamento al sindaco per aver accolto la nostra richiesta, è un piacere per noi fare parte di un paese attivo, vivace e in una posizione baricentrica in merito allo sviluppo imprenditoriale sulla Valdaso, questione essenziale per la nostra agenzia che si propone di offrire un modello di sostegno alle attività agricole e di trasformazione».
«Un palazzo – ha dichiarato nel suo discorso il sindaco di Petritoli Luca Pezzani – che diventa uno dei simboli di questa nuova vocazione turistica del paese il cui restauro è stato reso possibile anche grazie ai fondi ricevuti dal Gal Fermano».
«Questo finanziamento – la spiegazione di Michela Borri presidente del Gal Fermano – è una piccola parte di un puzzle che si sta componendo. L’obiettivo è quello di dare al territorio opere che non siano però solo di recupero delle strutture ma finanziare progetti che prevedano una fruibilità di questi palazzi. In questo caso il traguardo è stato pienamente raggiunto».
Il ringraziamento del sindaco a tutti quanti si sono adoperati per la riuscita del restauro la benedizione delle stanze officiata dal parroco Don Umberto Eleonori.
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