Dopo il ritrovamento di quel teschio, da parte di due escursionisti lungo un sentiero a Rubbiano di Montefortino, i carabinieri hanno subito fatto scattare le indagini e le analisi. Dopo la segnalazione lanciata dai due escursionisti, lo scorso 26 agosto, i carabinieri si sono subito messi al lavoro. Sul posto, con i militari dell’Arma, anche il Soccorso Alpino e i vigili del fuoco. Il teschio non presenta più la mandibola e dovrebbe essere abbastanza datato.
Si trovava a poca distanza dal fiume Tenna e, per la precisione, nei pressi di un sentiero che collega la zona di Vetice, a poca distanza dal santuario dell’Ambro, con quella di Rubbiano, che rappresenta le porte verso le gole dell’Infernaccio, una zona poco battuta anche dagli amanti della montagna.
Gli investigatori ipotizzano, tra i vari scenari, anche che possa trattarsi del teschio di una persona scomparsa dalla zona montana, un escursionista, un paio di anni fa. E di cui ancora non si hanno tracce. Ma per iniziare a tirare le somme servirà prima acquisire l’esito delle analisi forensi con gli accertamenti disposti dalla Procura di Ascoli Piceno.
Nessuna pista esclusa, si diceva. I carabinieri sanno infatti che anni addietro, da quelle parti c’era una piccola chiesa, di cui ormai non vi è più traccia. Che quel teschio possa arrivare da un ossario presente in zona? Ipotesi plausibile.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati