Di lei, di quella donna di circa 50 anni di Servigliano, non si avevano più notizie dal 25 agosto scorso. Si era allontanata con la sua auto, un’utilitaria bianca. I carabinieri hanno così avviato delle ricerche a seguito di una denuncia di un familiare. Ma nessun piano di ricerca di persone scomparse attivato anche perché le forze dell’ordine avevano tutti i motivi per credere che si trattasse di allontanamento volontario. E di questo, di fatto, oggi si è scoperto essersi trattato.
Certo, un elemento in questa vicenda, ha sollevato diversi interrogativi: il cellulare della donna è stato rinvenuto in una cassetta della posta a Osimo. Ma questi dettagli sarà, ora, lei stessa a chiarirli.
Sì perché la donna poco fa si è presentata all’ospedale Murri di Fermo. La sua presenza non è però sfuggita al personale della Polizia di Stato presente nel nosocomio fermano che l’ha subito avvicinata per sincerarsi delle sue condizioni per poi contattare i familiari della stessa.
La Questura di Fermo ha buoni motivi per credere che «l’allontanamento volontario sia stato fatto per attirare l’attenzione dei familiari. E la donna – fanno sapere dalla Polizia di Stato fermana – si sarebbe recata a bordo della sua auto in una località calabrese».
In ospedale, dopo la segnalazione partita dalla postazione ospedaliera della Polizia, al Murri sono arrivati anche i carabinieri. E secondo i militari dell’Arma sarebbe stata proprio la donna a disfarsi del suo telefono, ad Osimo.
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