Effettuata l’autopsia sul corpo della 33enne Galina Banea. La Polizia continua a indagare

FERMO/PORTO SANT'ELPIDIO - Questa mattina, all'ospedale Murri, l'esame autoptico sul corpo della 33enne moldava trovata senza vita sulla spiaggia di Porto Sant'Elpidio il 28 agosto scorso. L'ipotesi più accreditata resta l'annegamento. E non ci sarebbero segni di violenza sul corpo della donna

 

La vittima, Galina Banea

Sarebbe morta per annegamento e sul suo corpo non ci sarebbero segni di violenza. Perché i condizionali? Semplice. Perché dall’autopsia sul corpo di Galina Banea, la 33enne moldava trovata senza vita sulla spiaggia di Porto Sant’Elpidio, ancora non c’è nulla di ufficiale. L’esame autoptico si è tenuto questa mattina all’ospedale Murri di Fermo ma sia da parte dei medici che degli inquirenti bocche cucite. Massimo riserbo.

Presenti al nosocomio fermano, questa mattina, il direttore della Uoc di Medicina Legale, Alessia Romanelli, e il collega, medico legale, Luca Pistolesi. Nessuna notizia ufficiale è trapelata dall’esame autoptico che avrebbe sostanzialmente confermato l’ipotesi più accreditata fin dal principio, ossia che la 33enne è deceduta per annegamento.

Continuano comunque le indagini della Squadra Mobile della Questura di Fermo per cercare, a questo punto, di ricostruire le ultime ore di vita di Galina Banea. Era sola in spiaggia? Qualcuno l’ha accompagnata? E se sì, perché poi non l’ha aiutata? Perché non ha lanciato l’allarme? Si tratterebbe, in questo caso, di omissione di soccorso. E poi perché la ragazza aveva indosso solo una maglietta e il reggiseno? Insomma come e con chi ha trascorso la sua ultima giornata prima di spirare. Banea era arrivata a Porto Sant’Elpidio da alcuni mesi. Sul suo profilo social mostrava una certa predilezione per Porto Sant’Elpidio. Ed ecco che gli inquirenti vogliono capire cosa la legasse alla città costiera della nostra provincia. Per questo motivo gli investigatori della Polizia di Stato, oltre ad aver raccolto e a continuare a raccogliere dichiarazioni su dichiarazioni di chi la conosceva, stanno scandagliando anche i suoi profili social. Al vaglio anche eventuali immagini di videosorveglianza che potrebbero essere utili a ricostruire quella serata che ha preceduto il tragico rinvenimento del corpo senza vita della 33enne sulla battigia del litorale sud elpidiense.

g.f.

La dott.ssa Alessia Romanelli

Il dott. Luca Pistolesi

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