«Incuria nella spiaggia di Marina di Altidona? La realtà dei fatti non è questa». La sindaca Porrà replica alla segnalazione

ALTIDONA - Dopo che una signora aveva inviato alla nostra redazione alcune foto che testimoniavano l'incuria del litorale di Altidona, la prima cittadina risponde: «Si cerca di screditare chi amministra dando un'immagine distorta e persino lesiva della nostra città»

Giuliana Porrà

«Marina di Altidona non è sicuramente quella descritta nella lettera inviata alla redazione di Cronache Fermane». Difende la sua città Giuliana Porrà, la prima cittadina di Altidona che replica alla segnalazione fatta dalla signora Maria Gabriela Pallotti al nostro giornale due giorni fa, documentando la noncuranza della spiaggia con verde incolto sul litorale e detriti.

«E dispiace – dice Porrà a nome di tutta l’amministrazione comunale – che in poche righe e che nulla hanno a vedere con la realtà dei fatti venga sminuito il grande impegno e l’attenzione nei confronti sia del quartiere e dei suoi cittadini, sia di tutto il comparto legato all’accoglienza turistica che in questi anni abbiamo incentivato con numerosi interventi e tantissime iniziative di carattere sociale e culturale».

Tanti aspetti in una lettera che, secondo la sindaca, «è doveroso approfondire per chiarire definitivamente come questa amministrazione abbia operato e stia continuando a farlo con tutti i mezzi ed il personale disponibili».

«La spiaggia che si descrive come “costantemente disseminata da detriti” è un tratto di spiaggia libera di circa 3 chilometri, soggetto come altre zone dell’Adriatico a continue mareggiate. Risulta materialmente ed economicamente difficile (se non impossibile, considerando gli ingenti costi che poi ricadrebbero sulla popolazione) per un Comune come il nostro garantire un’assenza totale di “detriti che rovinano l’estetica” di fronte a fenomeni che con sempre maggiore frequenza caratterizzano la costa e non solo. In quel tratto, comunque, stiamo garantendo una serie di servizi fondamentali, come le passerelle per persone con handicap e il presidio tramite bagnino del tratto di spiaggia libera centrale tra i due chalet, a riprova della nostra attenzione per una sempre crescente fruibilità dell’area – spiega Porrà -. Sulla questione delle cosiddette “panchine di marmo”, faccio presente che si tratta piuttosto di contenitori per arbusti e palme, e quindi – pur avendo in alcune situazioni una funzione di seduta – risultano essere una grande fioriera soggetta ad una crescita anche esteticamente piacevole delle specie piantumate. Riguardo allo stato della pista ciclabile, il tratto che secondo la scrivente della lettera sarebbe sottoposto ad incuria risulta essere la scarpata della ferrovia, per la quale, ed insisto su un aspetto cruciale come le risorse pubbliche a disposizione del nostro Comune, non è possibile provvedere al taglio più di 2-3 volte l’anno».

La prima cittadina respinge la critica di scarsa attenzione per Marina di Altidona rispetto ad altre parti del territorio comunale. «In quel quartiere, nel tempo, abbiamo regolamentato la viabilità che rappresentava una problematica dirimente; abbiamo fatto diventare la piazza un vero luogo di aggregazione, come certificato anche dal grande afflusso registrato durante questa stagione estiva; è in fase di progettazione l’allargamento del Fosso delle Piene, con rifacimento della passeggiata al mare; siamo anche intenzionati a rifare la pista sopra la ferrovia, non appena si creeranno le giuste e necessarie condizioni finanziarie per intervenire»

Insomma, Marina di Altidona è cresciuta tanto da diventare un punto di riferimento del territorio provinciale, a detta della sindaca che si dispiace del fatto che «invece di condividere un percorso che anche grazie ad un ampio lavoro collettivo (dai singoli cittadini alle attività commerciali, passando per tutte le associazioni e le realtà aggregative) ha portato risultati di straordinaria importanza, si cerca di screditare chi amministra dando un’immagine distorta e persino lesiva della nostra città. Siamo sempre stati e rimarremo disponibili al confronto e alle proposte di tutti, ma basandoci esclusivamente sulla verità dei fatti».


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