di Antonietta Vitali
Fino a qualche anno fa, ogni dicembre, fare la salata in casa era un rito fondamentale in molte (per non dire quasi tutte) le case marchigiane. I prodotti ottenuti, poi, venivano centellinati in modo da farli durare nel corso di tutto l’anno, nel frattempo veniva allevato un altro maiale e il ciclo si ripeteva.
La sesta edizione della rassegna ”Cibo come cultura”, l’appuntamento oramai fisso che si svolge a Petritoli domenica 3 settembre e che ha come obiettivo quello di raccontare tradizioni secolari legate al cibo, racconterà proprio dell’antica arte della norcineria. Molti i prodotti già esplorati nel corso degli appuntamenti precedenti quali, il vino, l’olio, il pane, la pesca della Valdaso, la birra. L’edizione attuale che si svolgerà presso l’edificio dove ha sede il comune di Petritoli in Piazza Mazzini racconterà, appunto, dei salumi.
Vista la forte presenza di salumifici sul territorio petritolese, le aziende partecipanti sono per lo più locali. Re Norcino, il Salumificio Savini e il Salumificio Recchi racconteranno di storie, tradizioni, ricette segrete da non svelare a nessuno e molti altre esperienze legate a questa arte fantastica. Arriva invece da fuori Petritoli il Salumificio Nerino Mezzaluna, scelto per alcuni salumi di punta di sua produzione.
Una figura storica petritolese, Paolo Alesi, macellaio e uno dei pochi custodi rimasti dell’arte norcina, racconterà di questo antico lavoro che i giovani dovrebbero apprendere affinché non vada perduto. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Università di Camerino e tre docenti dell’ateneo spiegheranno gli aspetti tecnici e chimici dei prodotti, i loro valori nutrizionali, il loro corretto consumo per una dieta sana ed equilibrata.
Un’esposizione di sei tele rappresentanti scene di vita familiare e donate da un signore di Montegiorgio accompagneranno il percorso. Degustazione finale a base dei prodotti dei salumifici partecipanti accompagnati dalla birra del birrificio Jester e dai vini di Caponi e Marsili.
L’evento organizzato dall’amministrazione comunale di Petritoli assessorato alla cultura, nelle parole della consigliera con delega alla cultura Daniela De Carolis è raccontato così: «Cibo come cultura è stata una ispirazione tratta da un libro del Montanari che spiega come il cibo vada a radicarsi nella cultura di un popolo. I nostri appuntamenti sono da considerarsi delle vere e proprie esperienze da vivere e non convegni in sé per sé».
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