Porto, Senzacqua replica al Pd. «Ci propongono soluzioni che poteva adottare la giunta Loira»

PORTO SAN GIORGIO - L'assessore Senzacqua replica al Pd sull'affaire porto. Non mancano stoccate agli ex sindaci Brignocchi e Loira. «La soluzione proposta dal Pd è già insita nella legge, non vedo dove sta la novità. La gara pubblica è una possibilità esattamente come lo spacchettamento della concessione o il ricorso alla gestione in house» dice l'assessore.

Fabio Senzacqua

di Sandro Renzi

Fabio Senzacqua non ci sta. Affida al suo profilo social la risposta al Pd che ieri mattina in conferenza stampa aveva preso posizione sulla querelle che vede Amministrazione Vesprini e società Marina ai ferri corti dopo la richiesta notificata dagli uffici di via Veneto al gestore dell’approdo di pagare oltre 900 mila euro di canoni demaniali arretrati.  L’assessore, con delega alla pesca, punta l’indice contro il Pd, al governo della città negli ultimi dieci anni, accusandolo di essere «responsabile di questa situazione, di non aver incassato per anni i canoni demaniali del porto, e di aver nascosto la testa sotto alla sabbia rispetto ad una polizza fideiussoria che manca dal 2016».

Senzacqua ricorda che l’Amministrazione Vesprini, appena eletta, si è trovata a dover affrontare diversi problemi ereditati dalla precedente giunta. «Tra questi anche quello del porto. E’ assurdo che oggi, chi ha creato il problema, abbia la presunzione di dettare la soluzione. Soluzione c’era già e il Pd poteva pensare di metterla in atto». L’assessore tira fuori vecchie carte e comunicazioni tra uffici per rimarcare quanto già detto in conferenza stampa rispondendo alla Marina. Rispolvera in particolare la missiva dell’agenzia per il demanio arrivata a marzo. «L’agenzia – dice ancora Senzacqua – sui 970 mila euro non riscossi dal Comune, dice che “i rapporti tra enti gestori e titolari di concessioni demaniali non possono prescindere dal codice della navigazione e ricomprende tra le cause di decadenza del concessionario il mancato versamento del canone demaniale“. Non solo. “Considerati i profili di responsabilità derivati da potenziali danni erariali” scrive ancora l’Agenzia “si chiede al Comune di voler fornire aggiornamenti in merito alla polizza fideiussoria“. Polizza che, purtroppo, manca dal 2016 a garanzia dei canoni. Oggi noi abbiamo preso il toro per le corna anche perché il demanio chiede a noi ente e quindi ai cittadini sangiorgesi i canoni non riscossi per anni. Il Pd che ha fatto fino al 2022?»

Senzacqua replica quindi alla vicesegretaria dem Roberta Bonanno ribadendo che «il lavoro dell’Amministrazione comunale è finalizzato proprio a garantire le casse pubbliche. Questo ente potrebbe infatti essere chiamato a tirare fuori dalle proprie tasche i 970 mila euro di canoni non versati con tutto ciò che ne consegue in termini di programmazione dell’attività amministrativa nei prossimi 4 anni». Poi la risposta all’ex sindaco Claudio Brignocchi che aveva parlato di «barzelletta» riferendosi al piano B della giunta Vesprini per la gestione del porto. «Quando c’era l’Amministrazione Loira a governare, perché Brignocchi non ha proposto ad essa queste soluzioni che oggi propone a noi? Perché arrivare invece ad un conto di 970 mila euro di canoni non pagati? Le barzellette le ha fatte il Pd». Infine una stoccata l’assessore la riserva al capogruppo dem in Consiglio, Nicola Loira. «Perché la precedente Amministrazione non ha riscosso i canoni o addirittura revocato la concessione demaniale? Dal Pd solo il silenzio. Però ci viene fornita una soluzione: un bando pubblico con evidenza europea per la gestione del porto. E’ ovvio che lo valuteremo, il Pd non si è inventato nulla, è la legge stessa che lo prevede, ma la giunta Vesprini intende fare anche altre valutazioni. Spacchettamento della concessione piuttosto che gestone in house. Gli uffici ci daranno delle risposte in merito».

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