Il trittico del Crivelli va in prestito in Germania: aperto un canale culturale con la Baviera

SANT'ELPIDIO A MARE - L'opera, che rappresenta la visitazione della Vergine a Santa Elisabetta tra San Giovanni e San Francesco, sarò esposto al museo diocesano di Frisinga dall'8 ottobre al 7 gennaio. Pignotti: «Un'opportunità che ci permette di mettere il nostro territorio in vetrina»

di Matteo Malaspina

Un’opera del Crivelli vola in Germania e, in cambio, a Sant’Elpidio a Mare arriva 5.000 euro di contributo. Il trittico del pittore veneziano esposto alla Pinacoteca Comunale elpidiense lascia l’Italia e per tre mesi verrà esposto al Diozesanmuseum di Frisinga, città a nord di Monaco di Baviera celebre per le leggende sugli orsi, per Papa Ratzinger e per il birrificio più antico del mondo.

Si tratta della ”Visitazione della Vergine a Santa Elisabetta tra San Giovanni Battista e San Francesco; cimasa con Crocifissione”, un’opera in legno di Vittore Crivelli che ha stupito il direttore del museo diocesano bavarese, Christoph Kuzender tanto da richiederla per la mostra che avrà come tema San Francesco, aperta dall’8 ottobre al 7 gennaio del 2024.

«È un’opera chiave che riflette un aspetto del personaggio della trilogia del santo di Assisi. Abbiamo tante opere che rappresentano l’ante cristo, ma Francesco è anche il santo che ci ha aperto alla reincarnazione – spiega il direttore -. Abbiamo pensato ad un ciclo di mostre (questa è la terza in collaborazione con l’Italia, la prima era incentrata su San Gennaro e la seconda sulla lussuria) che trattano temi laici e raccontano la storia di un processo mentale. Lo scopo è quello di aprire a discussioni e dibattiti in un territorio, come lo è la Baviera, dove la religione cattolica è minoranza. L’arte è un linguaggio complessivo a tutti e non fa male a nessuno ed è con l’arte che crediamo nel dialogo».

Come un museo distante circa 900 km da Sant’Elpidio a Mare sia arrivato a conoscenza del trittico lo spiega la curatrice della mostra e assistente del direttore Kuzender, Lidia Carrion: «Abbiamo scoperto l’opera grazie ad un catalogo di una mostra curata da Stefano Papetti e, attraverso esso, siamo arrivati alla vostra città e a Montefiore dell’Aso. La collocazione del lotto all’interno della mostra sarà in una delle sale più importanti». Da qui il contatto con il dirigente dell’area cultura Lorella Paniccià e l’avvio di un dialogo che ha portato alla scelta di prestare il Crivelli in cambio di un contributo di 5 mila euro che saranno destinati alla realizzazione di un progetto culturale legato alla Pinacoteca Civica.

Di chiare origini italiane, venete per l’appunto, Carrion spiega la portata dell’esposizione in ordine di presenze: «La precedente mostra ci ha scioccati. C’è stato un numero di visitatori pazzesco (100 al giorno) e un grande riscontro dal punto di vista delle tv nazionali. Ci aspettiamo un totale di 50 mila persone. Il nostro museo organizza visite guidate continue e ci sono grandi richieste».

Soddisfatto il sindaco Pignotti, contento di aprire un ”canale culturale” con la Germania che può rappresentare una vetrina per Sant’Elpidio a Mare e per tutto il territorio. «È motivo di orgoglio che la nostra opera arrivi ad una mostra di cotanta importanza – dice il primo cittadino -. Vedremo il trittico affiancato ad opere di valore di altri musei e ad artisti di un certo calibro e per Sant’Elpidio, essere affiancati a città importanti, è tanta roba».

Oltre al contributo sopra citato, l’opera verrà ritoccata e ripulita da un’equipe del museo tedesco: un mini restauro, appunto, oltre ad un’attenzione particolare nella conservazione grazie ad un sistema altamente tecnologico del Diozesanmuseum. «Una grande opportunità e uno sportello che si apre – commenta l’assessore Romagnoli -. Travalichiamo l’Italia e questo non può che farci onore»


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