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“Avanti l’altra politica” dopo la Festa dell’Unità: «Turismo culturale? Neanche l’ombra»

MONTEGRANARO - Il gruppo d'opposizione attacca l'Amministrazione Ubaldi: «Abbiamo trattato diversi temi evidenziando l'indifferenza dell'Amministrazione Ubaldi nei confronti dei cittadini e la mancanza di progettualità nelle politiche applicate finora»

Il Comune di Montegranaro

 

«Anche quest’anno la Festa dell’Unità è giunta al termine e oltre ad essere stata scenario di serate animate da balli, talenti emergenti, dibattiti e buon cibo; essa ha rappresentato anche un’ottima opportunità per il gruppo consiliare di minoranza, capitanato dall’ex sindaca Ediana Mancini, per mettersi a confronto con la cittadinanza».

Lo afferma, in una nota, il gruppo di opposizione di Montegranaro “Avanti l’altra politica”, cha aggiunge: «Molti sono stati i temi trattati dall’opposizione: si è infatti discusso di sanità, opere pubbliche, innovazione e servizi alla collettività, ma anche di problematiche legate al turismo e alla scuola; mettendo in evidenza come tutto questo ha a che fare con una forte insensibilità e indifferenza da parte dell’Amministrazione Ubaldi nei confronti dei cittadini, nonché con una mancanza di progettualità nelle politiche applicate fino ad ora.

Di turismo culturale – prosegue la nota – che doveva essere il volano della rinnovata economia montegranarese, neanche l’ombra: il centro storico è stato lasciato all’abbandono e lo stato di degrado di quest’ultimo è sempre più evidente dai topi che circolano indisturbati tra le vie e le erbacce, che, insieme ai rifiuti, fanno da sfondo. Si può dire, senza alcun dubbio, che ’unica innovativa scelta dell’amministrazione comunale è stata riservare i posti auto per i suoi membri.

Quella della minoranza, è una visione di centro storico propulsore del turismo culturale e l’unico modo per renderlo tale è quello di riportare la gente a conoscenza dei tesori e delle bellezze che questa zona del paese nasconde. Un modo valido potrebbe essere quello di far diventare il centro storico sede di un futuro festival letterario; ma ad oggi è drasticamente tagliato fuori da qualsiasi programmazione culturale veregrense.

Un’ altra area che, secondo la propaganda ubaldiana del 2021, doveva avere un determinato peso specifico per il nostro territorio era Villa Luciani, stata definita da Gastone Gismondi ed Endrio Ubaldi la porta d’ingresso del nostro paese. Ebbene, si può tranquillamente affermare che dopo due anni la “nostra porta d’ingresso” è più che mai fatiscente. Questa è l’amministrazione che si professava visionaria durante la campagna elettorale 2021, per poi invece passare ad essere, poco dopo la loro ascesa, meri conservatori.

Con il senno di poi ci verrebbe da ribadire che questa è l’amministrazione dell’ordinario, ed anche quello lo fa male ed annaspando. Ci negano l’accesso alle opportunità europee bocciando la nostra proposta di uno Sportello Europa, strumento importantissimo per le politiche industriali e l’internazionalizzazione delle nostre aziende. Piuttosto preferiscono spendere soldi per un ufficio del turismo vuoto e senza turisti. Ci hanno negato la possibilità di avere degli edifici scolastici nuovi e dignitosamente accessibili rinunciando ai, ormai famosi, 3 milioni di euro».

E ancora: «I legami personali e politici millantanti dal sindaco, con regione e parlamento, in campagna elettorale si sono rivelati inutili. Difatti, a Montegranaro a mala pena vi è la presenza della guardia medica, mentre nei comuni del circondariato vi sono i centri di primo soccorso e il servizio di guardia medica. Su questo punto Ubaldi dovrebbe fare delle pressioni all’AST e ai referenti regionali locali per poter garantire un servizio di assistenza medica continua a Montegranaro. Nel Settembre del 2021 Ubaldi aveva ribadito più e più volte che, grazie alle loro conoscenze, grazie “ai piani alti”, avrebbero garantito un punto di primo soccorso, cosa che ovviamente non è avvenuta.

Quindi – conclude la nota di “Avanti l’altra politica” – come opposizione ci chiediamo che fine hanno fatto tutte quelle promesse elettorali che si sono sbandierate in lungo e largo due anni fa. Che fine hanno fatto tutti quei progetti che dovevano trasformare e rivoluzionare drasticamente la nostra comunità? Ma, soprattutto, qual è la visione che questa maggioranza ha del nostro paese?».


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