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«Occupazione abusiva sventata grazie al controllo di vicinato e alle forze dell’ordine. C’è una regia dietro ai reati»

LIDO TRE ARCHI - Il punto di Renzo Paccapelo, presidente Confabitare Fermo: «Il pronto intervento di carabinieri e polizia, ai quali va il nostro plauso e ringraziamento, ha consentito di sventare l’ennesima occupazione e di verificare ancora una volta da un lato la pericolosità dei soggetti interessati ai quali dovrebbero essere applicati almeno dei decreti di espulsione, e dall’altro lato l’evidenza di una regia pronta a segnalare gli immobili da occupare anche per fini di spaccio»

«La tempestiva segnalazione al numero telefonico del controllo di vicinato ha consentito nel primo pomeriggio di ieri di sventare l’ennesima occupazione abusiva». E’ quanto fa sapere il presidente di Confabitare Fermo, Renzo Paccapelo.

«Dopo le numerose segnalazioni delle scorse settimane, che hanno fatto seguito all’adesione al sistema di controllo del vicinato di numerosi cittadini, ieri si è avuta la prova provata che il buon uso del sistema e soprattutto la tempestività e precisione della segnalazione fanno ottenere ottimi risultati. A pochi minuti dall’alert, le forze dell’ordine, Polizia e Carabinieri erano già sul posto, in via Tobagi, dove la solita banda di tunisini, tristemente famosi, aveva preso di mira un immobile al comparto R5 scala “C”. Il pronto intervento di carabinieri e polizia, ai quali – rimarca Paccapelo – va il nostro plauso e ringraziamento, ha consentito di sventare l’ennesima occupazione e di verificare ancora una volta da un lato la pericolosità dei soggetti interessati ai quali dovrebbero essere applicati quanto meno decreti di espulsione, e dall’altro lato l’evidenza di una regia pronta a segnalare gli immobili da occupare anche per fini di spaccio. Non a caso poco tempo dopo le attenzioni si sono rivolte verso un immobile abbandonato. Resta comunque la forte sensazione che il cambio di passo stia producendo quei risultati fino ad ora solamente attesi e soprattutto vi è la consapevolezza di dover affrontare i fenomeni nel loro complesso, occupazioni, spaccio, violenza privata, furti, quasi sempre con gli stessi attori protagonisti».


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