Ex Branella e Zpu8, Loira non ci sta. «Non sappiamo nulla. Gravissimo» E sulla giunta: «Via il velo, è una coalizione di destra»

PORTO SAN GIORGIO - I nodi della città, il futuro dell'Amministrazione, il ruolo del Pd tra i banchi dell'opposizione, le prossime elezioni provinciali. Faccia a faccia con il capogruppo dem ed ex sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira.

di Sandro Renzi

I nodi della città, il futuro dell’Amministrazione, il ruolo del Pd tra i banchi dell’opposizione, le prossime elezioni provinciali. Faccia a faccia con il capogruppo dem ed ex sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira

Cinema Excelsior, atto finale. Loira ne rivendica la paternità?
Assolutamente sì, è stato il grande obiettivo del secondo mandato insieme al piano regolatore del porto. Due miracoli negli anni di paralisi della pandemia. Non smetterò mai di ringraziare la mia maggioranza che per raggiungere questi importanti risultati ha rinunciato ad inseguire il consenso immediato che va tanto di moda di questi tempi, ma ha saputo guardare al futuro della città.

Si poteva ottenere di più dal privato, come obiettato dalla maggioranza?
L’ex cinema Excelsior è stato sempre vissuto dai sangiorgesi come qualcosa di proprio, che appartenesse al patrimonio comunale e invece ci siamo dovuti confrontare con una proprietà privata che per natura insegue un profitto, un oneroso intervento di recupero edilizio dovuto al vincolo della Soprintendenza e l’urgenza della collettività di recuperare uno spazio centrale tra piazza Matteotti e viale Cavallotti, da quarant’anni segnato da un profondo degrado.

D’altronde l’attuale Amministrazione ha approvato esattamente quanto da noi adottato senza metterci penna. Se fossero esistite alternative avrebbero potuto attuarle ma evidentemente, considerato tutto, era e resta la migliore soluzione per completare il processo di riqualificazione del centro iniziato dalla mia Amministrazione dieci anni fa.

Da un ex ad un altro ex. Arriva in Consiglio la variante Branella. Qualcosa si muove per la zona nord. Vi convince come minoranza l’operazione?
L’Amministrazione mette mano ad uno degli ultimi spazi disponibili della città giocando una partita in proprio dentro le segrete stanze. Nessuno, tranne il privato proprietario dell’area, sa niente. All’oscuro i residenti del quartiere nord su cui la variante avrà un impatto determinante, all’oscuro il Consiglio comunale la cui commissione competente si terrà appena due giorni prima del Consiglio stesso. Gravissimo.

L’ingresso sud, invece, ancora non decolla sebbene i privati siano gli stessi. Eppure lì la pianificazione è già prevista dal prg.
Penso che anche per quell’area il sindaco si stia muovendo con il privato. Come trapelato dagli ambienti della maggioranza, l’acquisto da parte di Gabrielli dell’area vicino al palazzetto sia funzionale al trasferimento lì dell’eco centro, il che significa liberare l’area intorno all’ex lavanderia. Ma cosa si voglia fare dell’ingresso sud di Porto San Giorgio lo sanno il sindaco, Gabrielli e non so chi altri. Altrettanto grave.

Questione porto, ritenete percorribili le due strade previste dalla giunta? Gestione in house o spacchettamento dei servizi. 
Assolutamente no. Lo spacchettamento può essere attuabile in un’area portuale già completata. Oggi che è finalmente possibile, chi farebbe gli investimenti previsti dal piano regolatore, i concessionari delle singole banchine? Con quale visione e prospettiva unitaria d’intervento?
La soluzione Sgds ancor meno, non avevano detto qualche mese fa che era una società sull’orlo del collasso? Adesso addirittura avrebbe forza e capacità di gestire il porto. E comunque sia chiaro, trattasi di soluzioni temporanee in attesa di un bando pubblico per l’individuazione di un nuovo concessionario. Pretendiamo trasparenza.

Restyling lungomare, lavori al via. Alla fine vi siete fatti un’idea della bontà del progetto o restate scettici?
Una piccola soluzione che rinuncia a seguitare il processo di trasformazione del lungomare da strada di scorrimento a spazio di forte identità turistica il più possibile libero dal traffico veicolare. Temo si stia perdendo una grande occasione. Non trova ancora spiegazione la rinuncia al patrimonio storico, ambientale, identitario rappresentato dalle tamerici per recuperare poche decine di parcheggi.
Ma è chiaro questa è un’Amministrazione corporativa che fa fatica a tenere insieme tutta la città.

(foto Cristiano Ninonà)

Terza corsia, consenso diffuso sull’ipotesi ampliamento in sede fino a Pedaso e poi arretramento. Che posizione ha in merito?
Consenso su cosa? Il sindaco ha parlato di un progetto di fattibilità, vorremmo conoscerlo, vorremmo che su esso si esprimesse il Consiglio comunale come è avvenuto in passato. Su questo tema deve aprirsi un confronto molto ampio all’interno della città, senza voler sposare l’una o l’altra delle soluzioni. Capire l’impatto di certe scelte sul nostro territorio. Cosa comporta ad esempio l’ampliamento dell’A14 sul cavalcavia o sulla galleria di Monte Caccioni dove peraltro, improvvisamente, quasi per incanto, ci si dimentica del rischio idrogeologico che grava su quella collina. Ed ancora, quali sono le opere compensative che l’Amministrazione comunale chiede a Società Autostrade? Credo tuttavia le scelte che il Comune farà dovranno riguardare  una visione complessiva delle infrastrutture comunali che gravano sul nostro territorio, tenendo conto della ferrovia e della Statale Adriatica.

La stagione estiva si è chiusa. Che opinione si è fatto della programmazione voluta per rilanciare turisticamente la città?
Beh non parlerei di un rilancio turistico che si fa con scelte forti, di prospettiva. Un buon intrattenimento diffuso, molto in continuità con il passato, ma non parlerei di turismo.

Dopo oltre un anno di governo Vesprini, non passa inosservato agli addetti ai lavori lo spazio che l’assessore Senzacqua si è ritagliato nell’esecutivo, tale, secondo molti, da offuscare politicamente lo stesso sindaco. Notizia di eri poi l’ingresso in FdI dell’assessore Salvatelli. Qualcosa  scricchiola nella maggioranza?
Con l’ingresso ufficiale di Salvatelli in FdI è caduto definitivamente il velo che ha nascosto la coalizione di destra che furbamente Vesprini ha fatto passare per civica. Mi dispiace per chi ci ha creduto.
Senzacqua è senza dubbio il frontman dell’Amministrazione, spesso eccessivo. Non so se questo possa provocare problemi nella maggioranza, non metto il naso in casa altrui.

Il Pd a Porto San Giorgio invece come si sta muovendo?
È impegnato in un faticoso processo di rinnovamento che al contempo tiene insieme esperienze e competenze. Non si inventa niente nemmeno in tempi come questi dove impera la superficialità e il pressappochismo.

Il suo nome è tra quelli spendibili per il centrosinistra in vista delle elezioni provinciali. È allettato dalla possibilità di essere un candidato per il Consiglio?
Non ci ho mai pensato e comunque non decido io, faccio parte di una comunità politica. Certo è che la mia è un’esperienza lunga ed importante che potrei mettere a disposizione del territorio ma non so in quale modo e in quali forme. Tra l’altro la storia dice che potrei andare bene oltre il Pd ma al momento sto bene così.

Ultima considerazione: si torna a parlare di unione Fermo-Porto San Giorgio. Un comitato sta nascendo. Vesprini rispolvera il referendum, lei cosa ne pensa?
È un tema serio che chi amministra ha il dovere di affrontare senza sviare. Comunque ritengo che la voce dei cittadini, debitamente informati e consapevoli, sia imprescindibile per ogni scelta.


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