Lavori in viale dei Pini, la ricetta del Comitato. «Senso unico, aiuole, meno parcheggi per salvare le piante»

PORTO SAN GIORGIO - I lavori in viale dei Pini preoccupano il Comitato ambientalista. In una missiva indirizzata al primo cittadino Valerio Vesprini, il portavoce del sodalizio, Franco Paci, torna ad accendere i riflettori sul cantiere ma soprattutto sulla necessità di tutelare gli antichi pini. Sono 50 quelli costeggiano il viale nel solo tratto compreso tra via Milano e via Castelfidardo. 

di Sandro Renzi

I lavori in viale dei Pini preoccupano il Comitato ambientalista. In una missiva indirizzata al primo cittadino Valerio Vesprini, il portavoce del sodalizio, Franco Paci, torna ad accendere i riflettori sul cantiere ma soprattutto sulla necessità di tutelare gli antichi pini. Sono 50 quelli costeggiano il viale nel solo tratto compreso tra via Milano e via Castelfidardo.

«L’attuale viale dei Pini costituisce l’arteria principale che si dipartiva da villa Marina dei conti Salvadori per raggiungere gli orti posti a Nord della città, conquistati all’uso agricolo con le famose “colmate”. Tale caratteristica, pur dopo l’eccezionale urbanizzazione seguita nel corso degli ultimi 70, anni è stata sempre rispettata e la presenza degli storici pini pinea ne sono la testimonianza più tangibile. Lo sviluppo urbano con le sue abitazioni, i suoi negozi, le sue esigenze, ha sempre trovato un modo per far convivere le alberature con le esigenze più diverse.
Ora pur condividendo la necessità di ripristinarne il sedime, ammalorato anche a causa delle radici dei pini, la preghiamo di porre particolare attenzione alla tutela di questi monumenti verdi che notoriamente, disegnando una prospettiva di enorme valore estetico, garantiscono ombra ed ossigeno in una situazione fortemente congestionata da cemento ed asfalto». Questo l’incipit delle lettera inviata al sindaco dal Comitato per la salvaguardia di vale Cavallotti e del verde. Questa volta, però, le critiche lasciano lo spazio ai suggerimenti che il Comitato mette e a disposizione dell’Amministrazione con l’obiettivo di rendere compatibili le diverse esigenze, ovvero tutela del verde e del patrimonio arboreo da una parte, messa in sicurezza della viabilità dall’altra. «La causa principale dell’emersione delle radici risiede nella carenza di superficie vegetale alla base dei tronchi che assicuri contestualmente l’irrigazione da parte delle piogge e l’ossigeno agli apparati radicali. Ebbene, solo in questo modo sarà possibile garantire quanto serve alla vita degli alberi evitando fenomeni di degrado delle pavimentazioni». In buona sostanza viene chiesto di creare più spazio intorno alle piante sottraendo suolo ai parcheggi. «Per far questo basta creare aiuole intorno alla base degli alberi, sopprimendo anche uno o due parcheggi a pettine esistenti a Nord e a Sud dei tronchi, lasciando terra sino al filo dei marciapiedi. Tale semplice attenzione sarà sufficiente a valorizzare la presenza degli alberi in condizioni di accettabilità. L’inserimento del senso unico, considerata la presenza del vicino Viale Cavallotti, permetterà di ampliare le aiuole di quanto necessario anche verso il centro della strada» scrive ancora il Comitato che invita a ripristinare quelle piante che sono state abbattute negli anni passati a causa del disseccamento e che portato ad un «fenomeno di impoverimento e degrado inaccettabile».


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