La giunta Pignotti
Il giorno dopo una seduta di Consiglio comunale “velenosa”, a Sant’Elpidio a Mare rimane la questione più prettamente politica sull’assetto della maggioranza ed un possibile allargamento che dopo l’infiammata discussione in aula è parso lontano, se non tramontato. Da mesi si ventilano voci su un possibile ingresso di Fratelli d’Italia in amministrazione comunale e su un rimpasto di giunta che allargherebbe verso destra i confini della coalizione del sindaco Alessio Pignotti. Lo stesso sindaco, qualche mese fa, ha ammesso di avere in mente qualche sostituzione, pur senza fissare scadenze, e non ha escluso di poter guardare oltre la sua maggioranza, in caso di condivisione di obiettivi. Il veemente attacco di Fdi, con in testa il capogruppo Gionata Calcinari, in Consiglio comunale, ha a dir poco raffreddato eventuali larghe intese.
Non sono casuali le parole in aula del capogruppo di “Essere Sem” Matteo Verdecchia, che ha liquidato come pretestuosa la questione urbanistica sull’assessore Stefano Pezzola: «Questa discussione certifica che cinque mesi di moine che Fratelli d’Italia ha fatto all’Amministrazione Pignotti finiscono qui, evidentemente non hanno trovato risposte a quello che chiedevano e ora si butta tutto in caciara. Oggi certifichiamo che Fratelli d’Italia rimarrà all’opposizione». Parole nette, che hanno chiuso a qualunque alleanza.
Poco più tardi, il capogruppo di Fratelli d’Italia Gionata Calcinari ha glissato: «Noi abbiamo detto sempre che su alcuni punti avreste trovato massima collaborazione. Di entrare in Amministrazione lo avete detto voi, è uscito sui giornali. Su temi come viabilità della Bacci, scuole, sede per l’istituto Tarantelli, area Mandozzi, abbiamo sempre garantito collaborazione anche con la filiera regionale e nazionale pur di portare beneficio, opere e investimenti alla città. I ragionamenti politici li lascio ad altri».
Tira le somme, il giorno dopo, l’ex sindaco ed oggi presidente del Consiglio comunale Alessio Terrenzi. «Non parlerei di trattative, come se ci fossero chissà quali manovre poco chiare. Io lo dico da tempi non sospetti che viviamo un periodo unico, in cui ci sono da investire risorse senza precedenti, con i fondi del Pnrr che possono davvero cambiare la storia della città. Proprio per questo, già dalle elezioni di un anno e mezzo fa, dissi che avrei visto favorevolmente addirittura una larghissima coalizione con un unico candidato sindaco, una condivisione d’intenti e obiettivi in un momento straordinario. La penso ancora così». Insomma, per Terrenzi ci può essere sempre margine per le intese, purché lo spirito sia differente. «Non è questione di far nomi sugli assessori, ma di ragionare su alcuni progetti strategici e chiedere la più ampia collaborazione possibile per remare tutti dalla stessa parte. Chiaramente questi discorsi si possono fare se c’è un atteggiamento costruttivo. Se invece l’opposizione fa ostruzionismo, perde tempo tutta la città, anche l’Amministrazione e gli uffici rallentano. In questo senso capisco il messaggio del capogruppo Verdecchia: nel momento in cui la minoranza ti attacca in quel modo, diventa difficile dialogare».
P.Pier.
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