Foto dal sito emmebistore.com
I dispositivi di illuminazione a LED rappresentano un’opzione particolarmente gettonata non solo all’interno di ambienti di servizio ma anche, specie da qualche anno, in contesti residenziali. Per singole unità abitative o parti comuni in condominio, infatti, si opta sempre più spesso per l’installazione di luci di questo tipo, in luogo di quelle più tradizionali con il filamento a incandescenza. Il motivo? I tanti vantaggi che l’illuminazione a LED garantisce rispetto a tecnologie di vecchia generazione; in questo articolo vediamo quali sono in che modo si possono sfruttare all’interno dei vari ambienti della casa.
L’illuminazione a LED, come detto, trova numerose applicazioni in ambito domestico. Le luci di questo tipo possono essere incassate all’interno di strutture in cartongesso come controsoffitti o velette. Molto spesso, soprattutto in spazi di ‘passaggio’, quali corridoi e disimpegni, trovano posto i comodi faretti a LED, utili per ottenere un’illuminazione diffusa e omogenea, grazie alla possibilità di direzionare il fascio di luce in diversi modi.
Negli ambienti più grandi e vissuti, invece, è possibile optare per le plafoniere a LED da interno, installabili sia alle pareti che al soffitto. I modelli più grandi possono sostituire i lampadari in stanze come la cucina, il soggiorno o nell’area living. Allo stesso modo, risultano molto efficaci anche in bagno e come principale punto di illuminazione nelle camere da letto. Data la spiccata versatilità di utilizzo, in commercio ne esistono di diverse tipologie: basta sfogliare il catalogo online di un e-commerce specializzato quale emmebistore.com per farsi un’idea di quanto sia ampio il ventaglio delle opzioni disponibili sul mercato.
Naturalmente, la scelta dipende essenzialmente dallo stile con il quale è arredata la casa; i dispositivi dalla linea minimal si adattano praticamente a qualsiasi contesto applicativo mentre plafoniere e fari (non incassati) di design devono presentare una linea congruente con altri elementi d’arredo. Più in generale, l’illuminazione a LED, oltre a valorizzare l’interior design, risulta molto funzionale, perché garantisce una buona diffusione di luce, adatta anche a stanze con destinazioni d’uso specifiche, quali stanze studio e simili.
Uno degli aspetti che contraddistingue i dispositivi di illuminazione a LED è il ridotto consumo di energia; rispetto ad una lampada alogena, infatti, il dispendio energetico è di gran lunga inferiore (tra l’80% e il 90% in meno), e si traduce in un vantaggio economico derivante dai minori costi in bolletta. Ciò consente di ammortizzare, sul medio e lungo periodo, il prezzo di acquisto, mediamente più alto rispetto ad altri; il vantaggio economico deriva anche dal fatto che le luci che utilizzano questo tipo di tecnologia sono molto durature. Una lampadina a LED, infatti, ha una ‘vita media’ che può oscillare tra le 15mila e le 50mila ore mentre, ad esempio, una a risparmio energetica non dura più di 5mila ore.
Anche per quanto riguarda l’impatto ambientale, gli aspetti positivi non mancano; uno di questi è il già citato risparmio energetico. In aggiunta, i dispositivi a LED non contengono una sostanza tossica come il mercurio, presente invece in tutte le lampade a filamento o alogene.
Da quando sono comparse per la prima volta sul mercato, le lampade a LED si sono notevolmente evolute, acquisendo maggiore versatilità; in passato emanavano una luce bianca, fredda e intensa che, specie in alcuni ambienti, poteva risultare fastidiosa o semplicemente poco adatta. I dispositivi di ultima generazione, invece, possono vantare una proiezione luminosa molto più variegata, in grado di assecondare gusti e preferenze diverse. I LED restano comunque luci ‘fredde’, in quanto non si surriscaldano anche se vengono utilizzate in maniera prolungata, risultando, così particolarmente sicure.
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