San Giovanni, il consiglio di contrada non ci sta: «Inaccettabile essere definiti illegittimi, attendiamo il Tribunale. Intanto continuiamo ad operare»

SANT'ELPIDIO A MARE - La replica del consiglio di Contrada alla presidente Gramigna: «Attendiamo sereni la pronuncia nel merito che il Tribunale dovrà emettere a novembre e nel frattempo, per quanto ci riguarda, la Contrada continuerà ad operare come sempre fatto: per il periodo natalizio è in fase di programmazione una mostra di presepi artistici da allestire presso la sede e si terrà sicuramente la cena di sabato prossimo come già programmata; stiamo anche pensando, subito dopo, di fissare una data per un assemblea pubblica dove invitiamo sin d’ora tutti i contradaioli, anche i non soci, a prendervi parte per dare suggerimenti e consigli, per confrontarci sul futuro. Lo stesso invito lo rivolgiamo alle altre contrade»

«Abbiamo dovuto rileggere il provvedimento del Tribunale di Fermo diverse volte perché abbiamo pensato che all’Ente Contesa fosse stato notificato un atto diverso dal nostro. Ma oramai, durante questi mesi ci siamo abituati a tutto, avendo visto e assistito a cose che a voi umani possono sembrare di fantascienza». Inizia così la replica del Consiglio di Contrada (la San Giovanni) alle parole della presidente dell’Ente Contesa che ieri, proprio su Cronache Fermane, commentava l’ultimo pronunciamento del Tribunale sul commissariamento della Contrada stessa, un argomento spinoso che tiene banco da tempo a Sant’Elpidio a Mare  Oramai. E infatti il consiglio passa subito a menzionare la presidente Gramigna che «se la suona e se la canta, dice cose che non sono neanche scritte nell’ordinanza emessa che interpreta liberamente a suo piacimento. Noi, invece, non vogliamo interpretare quello che il Tribunale non ha scritto ma piuttosto attendiamo serenamente la sentenza di novembre dove il Giudice dovrà decidere e stabilire se in primis la contrada poteva essere commissariata e con quali modalità e se la Contrada San Giovanni poteva modificare le proprie regole interne ovvero decidere se cambiare alcune regole del proprio statuto».  

«Nel prendere atto della decisone collegiale del Tribunale di Fermo che comunque arriva dopo la conclusione delle manifestazioni storiche, la San Giovanni tiene a precisare che – si legge nella nota inoltrataci da Maide Bracciotti – nulla di quanto affermato ieri dall’Ente Contesa è scritto nell’ordinanza. Infatti, il Tribunale di Fermo ha sospeso il provvedimento di luglio scorso ma non si è minimamente pronunciato sulla legittimità o meno delle azioni dei mesi scorsi né un provvedimento del genere, con scopo revisionale, ha affatto deciso la correttezza o meno dell’operato del commissario né che la contrada potesse essere oggetto di commissariamento. La Contrada San Giovanni è stata sempre rispettosa dei provvedimenti del Tribunale, a differenza dell’Ente Contesa che a commissariamento sospeso ha continuato ad operare, a nostro avviso, illegittimamente. L’operato del commissario è stato sin da subito contrario alle decisioni del Tribunale: ha effettuato un nuovo tesseramento soci che, ovviamente è illegittimo, e lo ha fatto nonostante il Tribunale avesse stabilito che il commissario dovesse operare in “prosecuzione” all’assemblea tenutasi regolarmente a marzo; il commissario non ha ricomposto la San Giovanni come normalmente accade in ogni associazione, anzi ha pensato bene di creare illegittimamente la seconda contrada San Giovanni. Tutto il resto si è visto a Città Medioevo e alla Contesa quando si è “partorita” la figura di fantasia del coordinatore: figura inesistente persino nello statuto dell’Ente Contesa il quale però ha impedito a liberi cittadini persino di partecipare ad una manifestazione a suo dire privata. Ma ora – si legge nella nota – siamo stanchi: sentir dire dalla presidente Gramigna che il consiglio di contrada eletto regolarmente con le regole dell’anno 2016, proprio come richiesto dall’Ente Contesa, è illegittimo è inaccettabile. Quindi attendiamo sereni la pronuncia nel merito che il Tribunale dovrà emettere a novembre e nel frattempo, per quanto ci riguarda, la Contrada continuerà ad operare come sempre fatto: per il periodo natalizio è in fase di programmazione una mostra di presepi artistici da allestire presso la sede e si terrà sicuramente la cena di sabato prossimo come già programmata; stiamo anche pensando, subito dopo, di fissare una data per un assemblea pubblica dove invitiamo sin d’ora tutti i contradaioli, anche i non soci, a prendervi parte per dare suggerimenti e consigli, per confrontarci sul futuro. Lo stesso invito lo rivolgiamo alle altre contrade poiché è chiaro, oramai, che bisogna iniziare un nuovo percorso perché quello che è successo alla San Giovanni, domani mattina, potrebbe succedere anche alle altre contrade. Su una cosa, invece, riteniamo abbia ragione l’Ente Contesa: bisogna lavorare per far sì che ci sia una “crescita democratica” che consenta alle contrade di poter decidere in autonomia e in maniera paritetica all’Ente Contesa che, senza le contrade, non farebbe assolutamente nulla nonostante si sia arrogato la proprietà di una manifestazione che è dell’intera città. Lo stesso Ente Contesa dovrebbe riflettere sul perché di tanti mal di pancia all’interno delle contrade».

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