Variante ex Branella, il Consiglio dà il via libera. Vesprini: «Dal privato 180 mila euro per un’opera scelta dai residenti»

PORTO SAN GIORGIO - Era atteso il Consiglio comunale di oggi, soprattutto per l'ultimo punto all'ordine del giorno, ovvero la variante urbanistica per l'area dell'ex fornace Branella acquistata dal gruppo Gabrielli. Ad aprire la civica assise le relazioni sul consuntivo della Sgds Multiservizi e della Sge. L'amministratrice della Sgde, Gabriella Caliandro, ai saluti con un mandato in scadenza.

di Sandro Renzi

Era atteso il Consiglio comunale di oggi, soprattutto per l’ultimo punto all’ordine del giorno, ovvero la variante urbanistica per l’area dell’ex fornace Branella acquistata dal gruppo Gabrielli. Con l’opposizione pronta a dare battaglia e la maggioranza a difendere le scelte sul futuro di quegli spazi. Ad aprire la civica assise è stato però il direttore della Sgds Multiservizi, Piero Mognaschi, che ha illustrato il consuntivo 2022. «Una società che negli ultimi anni ha galleggiato passando da un risultato positivo di 20 mila euro ad uno negativo di 13 mila euro» ha detto il direttore della società aggiungendo «il socio, ovvero il Comune, dà una mano a riportare le cose in equilibrio. La società chiude comunque in perdita a causa degli aumenti dei costi, sia del personale che delle materie prime». Meglio il settore del gas metano, che produce un risultato positivo di 100 mila euro, male invece igiene ambientale, pulizia, mense e scuolabus, servizi che hanno generato un risultato operativo negativo. E poi un botta e risposta “vivace” tra quest’ultimo e la consigliera del Pd, Catia Ciabattoni, stoppato dal presidente Fabio Bragagnolo.

L’amministratrice della società, Gabriella Caliandro, il cui incarico è ormai in scadenza, ha ringraziato la precedente e l’attuale giunta, il personale ed i direttori che si sono succeduti, auspicando che la Sgds diventi terreno di confronto tra maggioranza ed opposizione per non disperdere un patrimonio così importante per il Comune. Ed ora l’Amministrazione Vesprini dovrà individuare una figura che prenderà in mano le redini della municipalizzata alle prese con importanti sfide per il futuro. Al secondo punto dell’ordine del giorno il consuntivo dell’altra società, la Sge. A relazionare ci ha pensato Maurizio Iezzi. «Il 2022 -ha detto quest’ultimo anticipando qualcosa anche per il bilancio 2023- è stato caratterizzato dal mercato del gas che ha raggiuto livelli mai toccati. A subirne le conseguenze le società di vendita del gas più piccole» sulle quali ha pesato pure l’incremento della morosità. L’anno passato è stato piuttosto complesso per la Sge. Se fino al 2021 c’era liquidità nei conti della società per 1.500.000 euro «poi abbiamo dovuto cominciare ad anticipare i pagamenti al fornitore con un meccanismo che prevede si fatturi alla società i quantitativi che si suppone preleverà e non quelli che effettivamente consumerà. Questo non significa che la società stia perdendo ma che sta anticipando risorse che riprenderà tra un paio di anni. Grazie al partner privato, ovvero la Sgr, abbiamo potuto approvvigionarci di gas in un momento di crisi e garantito offerte adatte al nuovo mercato». L’utile arrivato dalla società per il Comune, nel 2022, è stato di 143 mila euro. Lo scorso anno il numero dei clienti è sceso dell’1,8% dopo sette anni di crescita continuativi. A perdere soprattutto il settore del gas. Ma i conti per l’anno in corso si prospettano positivi. Al 30 giugno 2023 l’utile, ha detto Iezzi, è uguale a tutto quello registrato in tutto il 2022 ed anche i clienti sono in aumento. Di questi, il 25% arriva da fuori Comune. Il futuro? Iezzi è stato chiaro. Da soli, con una società così piccola, non si va molto lontano.

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Ma è sulla variante al prg per l’area ex Branella che gli animi in Consiglio si sono un pò surriscaldati. Il sindaco Valerio Vesprini ha illustrato nel dettaglio ciò che la variante prevede per quell’area e le proposte del gruppo Gabrielli. «Adottiamo una variante importante per Porto San Giorgio, un’area definita una ferita all’interno della città e del quartiere Pian della Noce. Abbiamo cercato di ottenere il massimo dai privati. La zona Branella è un opificio che insisteva originariamente in una zona poco urbanizzata. Il Prg Rossi prevedeva 13 mila mq di sul, di cui 8.700 per il residenziale e 4.400 per il commerciale. La variante che proponiamo è composta da una riduzione della sul prevedendo 8.000 mq di sul complessiva, quindi riduciamo il consumo di suolo, così distribuiti: 3.000 mq di residenziale e 5.000 di commerciale». Dopo l’Excelsior, quindi, si chiude un’altra partita per l’Amministrazione comunale. «La variante sarà composta di due comparti, quello commerciale che verrà realizzato subito, e il comparto residenziale che verrà realizzato successivamente -prosegue ancora Vesprini- a fronte di questo l’Amministrazione riceverà standard urbanistici sul verde ed alcune opere per Pian della Noce». Tante le opere compensative a cui metterà mano il privato: asfaltatura del parcheggio dove insiste il traliccio, nuova via di comunicazione per congiungere il parcheggio stesso a via Nibbi con tanto di illuminazione, asfaltatura della strada limitrofa al parco di via Benedetto Croce ed una monetizzazione di 180mila euro per finanziare un’opera che decideranno i residenti del quartiere e la manutenzione per 30 anni del verde pubblico. Una spesa quest’ultima che si aggira sui 900 mila euro per tre decadi. Il privato realizzerà anche una rotatoria che migliorerà il traffico e mantenuta dal privato. Ma soprattutto verrà bonificata l’intera area dall’amianto che ricopre lo stabilimento per 600 mq.

Critica la consigliera Ciabattoni del Pd. «Operazione equilibrata ma si poteva fare di più, pensiamo all’ipotesi di interramento dei cavi dell’alta tensione. Si parla di rotatoria, parcheggi, ma sono opere essenziali e funzionali alla variante. E comunque non siamo stati messi nella condizione di incidere e dire la nostra. Stasera possiamo solo prendere atto e non conosciamo neanche il merito delle questioni». A difesa dell’operazione i consiglieri di maggioranza Giuseppe Maccarone, Andrea Susino, Alberto Giammarini e Andrea Rogante. Critico anche l’ex sindaco Nicola Loira, sulla procedura seguita e sui tempi troppo stretti, per esaminare le carte. «Non siamo stati messi in grado dare un contributo ma neanche di dissentire» ha detto Loira annunciando che il giudizio sulla variante e sulle opere compensative, che per il sindaco Vesprini non devono essere definite tali perchè la pianificazione prevista è addirittura inferiore in termini volumetrici rispetto a quella del prg, è solo congelato e rimandato ad una seconda fase. Il Pd, quindi, alla fine si è astenuto.


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