«Falsità per fare ostruzionismo» il sindaco Cesetti replica alla minoranza sull’Azienda elettrica comunale

MAGLIANO DI TENNA - Il primo cittadino, in sede consiliare, torna sulla querelle della vendita dell'Agenzia Elettrica Maglianese e dà tutte le spiegazioni. «E’ probabile che la querelle continuerà ancora, visto l’approssimarsi a maggio delle elezioni comunali oltreché di quelle europee»

Il sindaco Pietro Cesetti

«Falsità ed insinuazioni con lo scopo di fare ostruzionismo e far perdere tempo, piuttosto che una opposizione». E’ la replica del sindaco di Magliano di Tenna, Pietro Cesetti, all’opposizione, guidata dal consigliere Federica Paoloni che ha presentato un’interrogazione sulla cessione dell’Azienda Elettrica Maglianese.

Consiglio comunale “accesosi”, quello andato in scena ieri sera a Magliano di Tenna, con l’interrogazione della capogruppo di opposizione Paoloni e la lunga e dettagliata risposta del sindaco Cesetti al riguardo della vendita dell’Azienda Elettrica Comunale.

Lo stesso primo cittadino, infatti, ha premesso che il Ministero, l’allora Mise, ha autorizzato tale cessione «in quanto il Comune di Magliano non aveva e non ha soprattutto adeguate risorse umane, oltre che economiche per poter gestire una tale struttura internamente anziché con una società esterna partecipata, come sarebbe stato più logico, in aggiunta agli attuali impegni dovuti al fotovoltaico».

Cesetti ha poi ribadito che le critiche riguardavano essenzialmente la società di consulenza di Roma che la sua giunta ha soltanto confermato nell’incarico, «ritenendola capace e competente, considerato che anche i sindaci predecessori, De Angelis-Paoloni, anche loro avevano fatto altrettanto, cioè la medesima scelta. Evidentemente ora che il Comune ha ricevuto un’offerta economica di 912.000 euro, arrivano le critiche strumentali al fine unico di screditare il lavoro altrui, addirittura anche sul valore della stima, che in realtà è stata redatta in maniera ineccepibile e secondo i dettami dell’Arera che è l’ente di controllo. Il bando Pnrr Resilienza Reti Elettriche vinto dall’attuale Amministrazione Comunale – ha ricordato lo stesso sindaco – e dell’importo di 1.264.000 euro è posteriore rispetto l’inizio delle due vendite all’asta andate deserte. Nel terzo tentativo a procedura negoziata, previamente informato sempre il Ministero competente, sono state invitate soltanto le società che avevano chiesto l’accesso agli atti e correttamente è stata data tale informazione. Su nulla influisce l’intervenuto contributo a fondo perduto, come previsto dalle vigenti norme. Sarà sempre il Ministero che, appena resa efficace l’offerta dalla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Fermo, deciderà chi dovrà gestire tale progetto del Pnrr da svilupparsi sul territorio comunale, se il futuro acquirente oppure il Comune. Su certe allusioni ed insinuazione malevole, che potrebbero portare a future vicende giudiziarie da  chi si riterrà danneggiato – aggiunge il primo cittadino – non c’è stato e non c’è alcun rapporto tra la società di consulenza e la spa che ha presentato l’offerta. E’ probabile che la querelle continuerà ancora, visto l’approssimarsi a maggio delle elezioni comunali oltreché di quelle europee».

Non sono mancati cenni polemici, infatti, il sindaco Pietro Cesetti ha ricordato, tra l’altro, alla ex sindaca che «durante il suo mandato non ha mai partecipato ad alcun bando e men che meno lo ha vinto, ma nemmeno a quelli numerosi sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Infatti ha saputo soltanto realizzare una rampa in ferro per disabili, per tutta la lunghezza del Plesso Scolastico, a mio avviso inutile, dannosa e deturpante del paesaggio, come fatto rilevare anche da “Italia Nostra” costata cinque anni fa 65.000 euro interamente a carico del bilancio comunale, cioè con i tributi dei maglianesi».  

 


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