Pretende di salire sullo scuolabus e colpisce i finestrini tra le grida dei bambini

FERMO - L'inquietante episodio ieri intorno alle 13,30 a Lido Tre Archi. L'autista del mezzo e l'assistente sono riusciti a chiudere le porte dello scuolabus e ad allontanarsi per poi chiamare i carabinieri che sono arrivati sul posto ma del balordo non c'era più traccia

Scene di ordinaria follia a Lido Tre Archi. E, peggio ancora, sotto gli occhi atterriti dei bambini. Ieri pomeriggio un ragazzo di origini nordafricane ha tentato di salire a bordo di uno scuolabus che stava effettuando la fermata a Lido Tre Archi. E quando l’autista e l’assistente sono riusciti a chiudere le porte, di tutta risposta quel soggetto ha iniziato a prendere a scarpate i finestrini sotto gli occhi impauriti di quella decina di bimbi che ancora erano a bordo del mezzo del trasporto pubblico.

Erano circa le 13,30 quando lo scuolabus fermano, dopo l’uscita delle scuole di Capodarco, come ogni giorno, è arrivato, nel suo giro di fermate, anche a Lido Tre Archi. Lì l’autista ha aperto le porte per far scendere alcuni bambini che abitano da quelle parti, accompagnati dall’assistente. Ma quando erano sul punto di ripartire, l’autista e l’assistente si sono visti spuntare sulle scale del mezzo un giovane di origini nordafricane, scalzo e con delle ferite su una gamba. Il ragazzo pretendeva di salire a bordo per strappare un passaggio.

L’autista ha provato più volte a far desistere il ragazzo e alla fine è riuscito a chiudere le porte dello scuolabus. A quel punto il giovane, oltre ad inveire verbalmente contro l’uomo al volante, ha iniziato anche a colpire i finestrini del mezzo con le scarpe. Una scena che ha comprensibilmente spaventato quella decina di bimbi che erano ancora a bordo, che hanno iniziato a gridare. Il conducente è comunque ripartito e dopo alcuni chilometri si è fermato per allertare il 112 che sono poco dopo intervenuti sul posto per un sopralluogo. Ma di quel balordo non c’era più traccia. L’episodio increscioso è stato oggetto di una denuncia formalizzata ai militari dell’Arma di Fermo.


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