Due fermani alle Olimpiadi: Macchiati e Levantesi staccano il pass per Parigi nella ginnastica artistica

ANVERSA - La squadra azzurra si qualifica ai Giochi dopo 12 anni di assenza. Decisive le prove dei due atleti di Fermo e Sant'Elpidio a Mare. Levantesi raggiunge la finale mondiale alle parallele pari con il settimo risultato e domenica prossima si giocherà un posto nel podio: «Ce l'abbiamo fatta!»

da sin. Matteo Levantesi e Mario Macchiati

di Matteo Malaspina

Dodici anni dopo: l’ultima apparizione della squadra italiana di ginnastica artistica alle Olimpiadi risale al 2012 a Londra e i colori azzurri ritorneranno ai Giochi il prossimo anno a Parigi.

Yumin Abbadini, Lorenzo Casali, Matteo Levantesi, Mario Macchiati e Nicola Bartolini sono i nomi degli atleti che ieri ad Anversa hanno firmato l’impresa portando la squadra maschile di ginnastica artistica a Parigi 2024. Missione compiuta, dopo anni di sacrifici che sono terminati ieri con la grande gioia dei ragazzi azzurri che si sono sciolti in abbracci e lacrime al termine delle qualificazioni ai Mondiali, con gli italiani che hanno chiuso con il sesto punteggio (248.796) guadagnandosi anche la finale a squadre della rassegna mondiale.

Gli azzurri dovevano rientrare tra le nove migliori formazioni del turno preliminare, escludendo Cina, Giappone e Gran Bretagna, già ammesse alla rassegna a cinque cerchi in virtù del podio iridato della passata stagione. I ragazzi si sono presentati sulla pedana dello Sportpaleis di Anversa (Belgio) con il quadro ben chiaro della situazione visto che si sono esibiti in ultima suddivisione e hanno interpretato unagara di assoluta costanza, solida, precisa, con qualche piccola sbavatura prontamente rimediata.

Protagonisti due fermani, Mario Macchiati (Fermo 85 che gareggia per la Virtus MC) e Matteo Levantesi (Virtus ma di Sant’Elpidio a Mare). Levantesi ha conquistato anche l’accesso in finale alle parallele pari con il settimo risultato (14.833) e domenica prossima tornerà in scena per disputare l’atto conclusivo di specialità contro fenomeni della disciplina come il tedesco Dauser e l’ucraino Kovtun.

«Le emozioni sono a centinaia, ma i nostri sguardi erano fissi su Parigi, già dalla prima medaglia europea dell’anno scorso a Monaco di Baviera, passando per Liverpool dove abbiamo sfiorato il podio e con esso l’impresa della qualifica olimpica con un anno di anticipo. L’oro europeo ad Antalya ci ha preparati per il palcoscenico di oggi, dove e con il quale possiamo dire che ce l’abbiamo fatta! – commenta il pass olimpico l’elpidinse Matteo Levantesi -. E sulla mia prima finale mondiale vorrei dire “Grazie” ai miei compagni che nonostante la gara non fosse ancora finita hanno trovato quell’istante di tempo per festeggiare con me questo primo step, prima di aggiudicarci la qualifica olimpica».

Ora è tempo di riflessioni per Cocciaro che dovrà decidere se presentarsi a Parigi con questa squadra, oppure inserire altri nomi. Tra questi si è parlato di un altro fermano, Carlo Macchini, che seppur non ha conquistato la qualificazione al team event ”sul campo”, potrebbe farne parte vista la sua bravura alla sbarra.

 


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1 commento

  1. 1
    Bruno Cocciaro il 5 Ottobre 2023 alle 17:14

    Onore agli atleti, tutti, anche Macchini e tanti altri che ad Anversa non ci sono perché la squadra che va ai mondiali, riserva compresa, è composta da soltanto sei elementi, però i sei che vanno, così come gli altri che rimangono a casa, crescono continuamente grazie anche alle continue interazioni fra di loro.
    Ad ogni modo, ci sarebbe anche il direttore tecnico, Giuseppe Cocciaro, che sarebbe sangiorgese, anche se risiede da anni a Fano.

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