Rimpasto in Regione, la Lega serra i ranghi. Per Lucentini ipotesi romana

POLITICA - Si è partiti con una nota in cui il gruppo consiliare ha ribadito la fiducia ai tre assessori per poi, però, a distanza di poco, fare dietro-front. Ergo, si  legge nella seconda nota, quella con la carta stampata del partito: «La Lega Marche per Salvini Premier è unita e compatta e si rimette totalmente alle decisioni della segreteria federale. Uniti nel nostro obiettivo comune di servire la Regione , continueremo a lavorare instancabilmente per un futuro migliore per le Marche»
Giornata che equiparare a una fibrillazione politica è dire poco, quella vissuta oggi sullo scacchiere amministrativo regionale. Si sa, è cosa nota, che la Lega, con i suoi vertici regionali, stia premendo per un rimpasto di giunta, almeno per ciò che concerne i suoi assessori (Saltamartini, Antonini e Biondi che sarebbe a un passo dalla defenestrazione, ndr).
Ma oggi, si diceva, la giornata è stata convulsa: si è partiti con una nota in cui il gruppo consiliare ha ribadito, con una nota, la fiducia ai tre assessori per poi, però, a distanza di pochi minuti, fare dietro-front. Ergo, si  legge nella seconda nota, quella con la carta stampata della Lega: «La Lega Marche per Salvini Premier è unita e compatta e si rimette totalmente alle decisioni della segreteria federale. Uniti nel nostro obiettivo comune di servire la Regione , continueremo a lavorare instancabilmente per un futuro migliore per le Marche». E le firme parlano chiaro: Giorgia Latini, segretario regionale Marche della Lega, e Renzo Marinelli, capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale- Insomma sembra chiaro che dopo un’uscita pseudo-ufficiosa dello stesso Marinelli, alla Lega sia bastato pochissimo per tornare a serrare i ranghi, con la “doppia firma”. Una posizione, questa, che sembra supportata dal partito a livello nazionale. Si perché del caso-Marche si sta occupando direttamente il vice di Salvini, Crippa. Per l’assessore regionale Biondi sarebbe iniziato il conto alla rovescia con un rimpasto che vedrebbe tolta la Sanità a Saltamartini. Calando la questione in dimensione fermana, si fa sempre più roboante il nome di Mauro Lucentini e c’è chi per lui dà ormai per cosa fatta un incarico “capitolino”. C’è anche chi parla di una nomina a sottosegretario.

 

 


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