di redazione CF
«Ho 63 anni, certo la pensione non è lontana. Ma neanche vicinissima». Così Emilio Cuomo, a Cronache Fermane lo scorso 24 giugno, commentando la decisione di fare un passo indietro lasciando la guida dell’Asite nella quale riveste il ruolo di direttore. Non una uscita di scena definitiva la sua, tuttavia, dal momento che il suo nome aveva subito avuto un riverbero nella vicina Porto San Giorgio dove si stava cercando il sostituto di Marco Ceccarani, per anni ai vertici della Sgds Multiservizi, la partecipata che si occupa principalmente di raccolta rifiuti e ambiente, e dove l’esito della selezione pubblica era stato oggetto di ricorso da parte dello stesso Emilio Cuomo scavalcato da Piero Mognaschi successivamente confermato direttore della società a capitale interamente pubblico.
E da quel mese di giugno si arriva a oggi con la notizia che segna un punto di svolta decisivo nella vicenda: il giudice del lavoro, secondo alcune prime voci circolate nel primo pomeriggio di oggi in Comune, avrebbe accolto il ricorso del direttore Asite di fatto rimescolando le carte in seno alla municipalizzata rivierasca dove, per altro, è imminente anche l’uscita dell’amministratrice unica Maria Gabriella Caliandro.
Quali scenari si apriranno ora per la Sgds Multiservizi? La società è alle prese con l’avvio di un’azione di risanamento e consolidamento testimoniata dalla volontà dell’amministrazione Vesprini di ampliare lo spettro dei servizi ad altri settori quali, ad esempio, la pubblica illuminazione e, non da ultimo, una eventuale gestione del porto qualora dovesse essere revocata la concessione alla società Marina srl. Ma nell’immediato per il sindaco c’è da affrontare la questione legata al pronunciamento del giudice del lavoro sulla direzione della partecipata.
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