FERMO – Presenti alla riunione tutti i tecnici delle società pugilistiche marchigiane, i responsabili del settore giovanile ed amatoriale, rispettivamente Francesca Pignati e Luca Pucci, il segretario del comitato Marche Oreste Mariani, l’ex presidente regionale Gabriele Fradeani, il responsabile dei progetti scolastici Ivan Traini, l’omologo degli arbitri regionale Sauro Di Clementi ed i giudici Elisa Pecorari, Fabrizio Longarini, Alberto Lupi.
Discorso introduttivo affidato a Romanella, che ha subito ricordato l’ex campione europeo, quasi mondiale e olimpionico a Montreal nel 1976, Luigi Minchillo recentemente scomparso. Parole di merito riservate anche al tre volte campione italiano Charly Metonyekpon, della Boxing Club Castelfidardo di Andrea Gabbanelli, in corsa verso la conquista della cintura Europea, e cenno anche per il titolo pesi piuma vinto e poi perso, ma sempre ambito con rinnovata determinazione da Mattia Occhinero dell’Upa Pittori di Marco Cappellini. Epilogo della panoramica sugli atleti professionisti regionali a mettere infine al centro dell’attenzione Nadia Flalhi della Ruffini Team che, dopo due epiche battaglie perse con onore alla conquista del titolo dei superleggeri, è sempre più decisa a vincere l’agognata cintura, accompagnata dal suo maestro Roberto Ruffini.
Romanella ha quindi passato la parola all’ospite principale del sabato fermano, il presidente nazionale Flavio D’Ambrosi che a sua volta ha illustrato i risultati ottenuti con la propria gestione, ineccepibile e propositiva, della Federazione che governa lo sport del pugilato in Italia.
Prezioso anche l’intervento dell’ex campione italiano dei supermedi nel 2015 Roberto Bassi, che da par suo ha illustrato il nuovo Decreto Legislativo n. 120 del 29 agosto 2023, ad apportare disposizioni integrative e correttive alla riforma dello sport, anche con riguardo alle prestazioni rese dai lavoratori sportivi, dai collaboratori e dai volontari, sfatando il pregiudizio che il pugile sia solo un atleta dedito alla fatica fisica e non anche una persona di cultura. L’incontro si è concluso con un pranzo offerto da Romanella, che ha suggellato la grande famiglia del comitato pugilistico marchigiano avvallando la politica nazionale di D’Ambrosi, vale a dire che “uniti si vince” per un progetto comune.
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