Caos Sgds, il Pd passa all’attacco. «Il sindaco chiami Cuomo e chiarisca cosa vuole fare della società»

PORTO SAN GIORGIO - Il caso Sgds nel mirino del Pd. In conferenza stampa i dem hanno sollevato forti dubbi riguardo al futuro della municipalizzata ed alle ipotesi di affidamento in house di due servizi fondamentali quali la pubblica illuminazione e la gestione del porto. E poi la querelle sulla decadenza di Mognaschi decretata dal giudice del lavoro di Fermo. «Cosa aspetta l'Amministrazione a far entrare Cuomo? C'è un vuoto preoccupante».

di Sandro Renzi

Sgds, il Pd passa all’attacco dopo aver appreso della sentenza con la quale il giudice del lavoro di Fermo ha accolto il ricorso di Emilio Cuomo, secondo arrivato nella graduatoria per la scelta del direttore della municipalizzata rivierasca dopo le dimissioni di Ceccarani.

Oggi in conferenza stampa il gruppo dem ha espresso una forte preoccupazione sul futuro della società. «Vogliamo delle risposte, sapere cosa l’Amministrazione intende fare, perché non abbia detto ancora nulla – tuona il segretario del Pd, Michele Amurri – a fronte di una sentenza che ha definito come illegittima la nomina di Mognaschi. Arrivati a questo punto ci chiediamo come si possa intraprendere una strada politica senza un direttore?». Gli fa eco Roberta Bonanno del direttivo dem. «La società è finita in uno stato di incertezza assoluto – spiega – non è solo la politica a pretendere un chiarimento ma anche la cittadinanza e con essa i dipendenti della Sgds. Non c’è tempo da perdere».

Claudio Brignocchi entra ancora di più nel merito della questione. «Siamo preoccupati anche rispetto alle conseguenze che questa decisione porta con sé – dice l’ex sindaco sfogliando la sentenza del giudice del lavoro – nessuno dell’Amministrazione comunale ha però detto nulla, tantomeno come si vuole affrontare una situazione così delicata. La Sgds l’ho creata io quando ero sindaco, è ovvio che tengo molto a questa realtà». Di fronte ai silenzi del primo cittadino e dei vertici della municipalizzata, Brignocchi rivolge allora alcune domande proprio a Valerio Vesprini. «Mognaschi è ancora al suo posto? La sentenza del giudice del lavoro è infatti immediatamente esecutiva -chiede Brignocchi- pertanto il rischio è che tutti gli atti eventualmente emessi dal direttore e successivi al 10 ottobre siano illegittimi. Chiedo anche perché non sia stato detto nulla dopo la sentenza e per quale motivo il sindaco non chiami il vincitore (Emilio Cuomo ndr) a prendere servizio. Vorremmo sapere pure se il sindaco abbia parlato con l’amministratrice della società invitandola a dare seguito alla sentenza. E perché si vuole attendere la decisione sulla sospensiva se la stessa sentenza è subito esecutiva. Questo significa che, in attesa della pronuncia dei giudici, intanto si deve dare seguito a quella del giudice del lavoro».

Brignocchi, a nome del Pd, si spinge anche a chiedere se «sia stata disposta una attività di controllo e verifica sugli eventuali errori commessi nella procedura di nomina». Domande che fanno il paio con le preoccupazioni sul futuro gestionale della Sgds e sulle prospettive di una società che necessita di un risanamento economico. «Siamo convinti, come partito, che la decisione di ipotizzare l’affidamento in house alla Sgds del servizio di pubblica illuminazione e del porto, sia stata maturata proprio durante la gestione Mognaschi. Ora, vista la sentenza, intende l’Amministrazione Vesprini andare avanti su questa strada? Cosa sta facendo per prepararsi alla data del 25 ottobre quando si pronuncerà il Tar sul ricorso della Marina contro il provvedimento di decadenza della concessione demaniale? Stesso discorso per la pubblica illuminazione. I servizi devono essere affidati quando producono un utile, ad esempio i parcheggi. Ma non è possibile affidare alla Sgds un servizio per il quale occorrono milioni di euro di investimenti e ricavi che arriveranno nel medio termine. Così facendo la società viene affossata. E poi, nel caso del porto, chi investirà per dare attuazione al piano regolatore? Non si può più aspettare. Occorrono risposte, tanto più che il giudice ha condannato la società a pagare il risarcimento a Cuomo finché non entrerà in servizio».


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