«Non perdiamo tempo con la vecchia politica, siamo la ricetta migliore per la città» Rogante contro Loira. Stilettata a Salvatelli

Andrea Rogante

«La politica che non mi piace. Ma la storia non si ripeterà». Inizia così la disamina amministrativa del consigliere di maggioranza, Andrea Rogante che ripercorre le tappe più significative dell’amministrazione Vesprini dal suo insediamento, e respingendo al mittente le critiche e le accuse che arrivano dalla minoranza. E anche dall’ex assessore Lauro Salvatelli.

«Dall’insediamento del sindaco Vesprini e della nuova giunta, sono successe tante cose: l’incendio all’autoparco, il debito sviluppato dal porto, la revoca dell’assessore Salvatelli e la vicenda del direttore della Sgds. Ognuno di questi fatti ha una ritorsione politica e gestionale del Comune che diventa difficile da gestire, in aggiunta a tutte le problematiche come il verde, il porto e i molteplici problemi ereditari a cui dobbiamo dare risposte. Queste non sono scuse. Come i cittadini hanno scelto, dobbiamo governare noi. A me piace un genere di politica locale particolare, e cioè quella della manutenzione e della semplicità: accendere le luci, tappare le buche e tagliare l’erba, ma io sono uno e faccio parte di un gruppo: il gruppo Insieme, fatto di giovani preparati e volenteroso ed è fisiologico che l’opposizione faccia il proprio lavoro in consiglio comunale e sui social attaccando fatti che vengono proprio dalla loro gestione amministrativa. Ad essa si aggiunge anche Salvatelli Lauro, che sulla stampa critica l’operato di quella che fino a poco fa era la sua amministrazione con sue competenza. Tutto lecito? Quando l’ex sindaco Loira in consiglio comunale dice a Marco Tombolini che quando lui faceva politica l’altro andava all’asilo è lecito? Non dovrebbe essere felice che dei giovani si affacciano alla politica? Ma noi – rimarca Rogante – andiamo avanti, noi amiamo Porto San Giorgio anche se ci hanno definito la giunta delle feste anche se poi, permettetemi, post pandemia un pò di sano divertimento ci vuole. Ci tengo a dire comunque che, nonostante le mille difficoltà, andremo avanti per il bene del paese. Non perderemo tempi a rispondere alla vecchia politica. Comunque ai cittadini dico di stare tranquilli: noi siamo diversi. La ricetta perfetta? Un consiglio giovane insieme a quelle persone più anziane come me, Susino, Giammarini e Bragagnolo. Poi in giunta abbiamo un uomo di Rapagnano (l’assessore Fabio Senzacqua, ndr) la cui provenienza viene tanto criticata. Perché? Forse perché è un Comune piccolo? Ascoli è più importante? Poi che si fa, si attacca la provenienza? A me risulta una forma di razzismo anche questa (ma loro non erano i super democratici)? Se non sei sangiorgese doc sei additato? O forse è l’unica forma a cui si possono attaccare nei confronti di un assessore presente che entra in Comune alle otto del mattino ed esce di sera? Per non parlare poi di ciò che dicono del sindaco Vesprini, ma hanno avuto la sorpresa: uomo timido, civico da sempre che ha fatto dormire sonni tranquilli a tutti i potenti e poi sbam: vince con il 66% cambiando giunta. Ha inoltre, alla faccia di chi diceva che era troppo timido, mandato via un assessore che si sa, è una scelta ardua sapendo a cosa si va incontro. Parliamo sempre dello stesso sindaco che ha preso in mano l’aria Branella in un anno, che sta in Comune dodici ore al giorno. È proprio per questi motivi che io sto con Vesprini, perché amo Porto San Giorgio, ne voglio il bene e perché so che quei giovani criticati (Tombolini, Vagnozzi, Marinangeli, Fermani Lanciotti, Maccarrone e Donati), daranno tanto a questo paese nonostante non siano anziani come preferirebbe Loira, a cui lasciamo volentieri i giochi di attacchi mediatici, che ricordiamo tutti sono in diritto di fare. Ma, ripeto, a questo gruppo di lavoro poco interessa».