Sovrappasso di via D’Acquisto, Confabitare: «Opera inutile e costosa. Non è nemmeno l’unica, i cittadini vanno ascoltati»

FERMO - Il presidente della sigla associativa punta l'indice anche sugli interventi a Lido Tre Archi e sull'ex Conceria e non risparmia i consiglieri: «Caro sindaco i soldi sono dei cittadini e i cittadini hanno il diritto di dire la loro, in contraddittorio con i “tecnici” per realizzare ciò che serve senza sprechi o spese inutili. Una domanda sorge spontanea: i consiglieri comunali dormono un sonno profondo o sono stati narcotizzati?»

La sua realizzazione è stata seguita step by step dall’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Paolo Calcinaro, fin dalle prime pose. La sua pre-inaugurazione è stata celebrata con un nugolo di istituzioni cittadine e provinciali. E’ stata un’infrastruttura anche al centro di un botta e risposta politico, tra Lega e sindaco, incentrato sull’opportunità o meno di spendere dei soldi pubblici per la sua realizzazione. Stiamo parlando del sovrappasso di via D’Acquisto, operativo dalla riapertura dell’anno scolastico 2023/24. Un’opera che sicuramente garantisce una maggiore sicurezza per i tanti studenti, e non solo, che ogni giorno vanno a scuola da quelle parti. Almeno sulla carta.

Sì perché tanti di loro ancora continuano ad attraversare la carreggiata, anche dove, codice della strada alla mano, non si potrebbe (vedasi strisce pedonali) o che, in questo caso legittimamente, decidono di allungare il tragitto verso il primo attraversamento pedonale, all’altezza di via Foscolo, per poi tornare indietro. Ecco, dunque, opera sulla carta sicuramente importante dal punto di vista della sicurezza stradale. Tralasciando l’aspetto estetico (qui si entra nel campo della soggettività) resta da capire quanto, all’atto pratico, sia efficace. O meglio, resta da comprendere quanto la sua importanza sia già entrata nelle corde degli studenti, di quei tanti studenti che ancora sono restii ad utilizzarlo, anche a costo di attraversare la strada tra le auto, e mettendo così a repentaglio la loro incolumità. Questione di cultura, di senso civico, di autotutela, si dirà. Ma c’è anche chi, come Renzo Paccapelo, di Confabitare Fermo, va giù pesante: «Opere spesso inutili e costose. Non passa giorno che il nostro amato sindaco, visto l’approssimarsi di scadenze elettorali, non rilanci con un programma di opere sempre più esteso e costoso. Avviando l’esame dall’intervento sull’ex Conceria occorre sottolineare le innumerevoli contraddizioni delle specifiche dell’intervento stesso, a partire dal silenzio sulla necessità di bonifica del territorio presumibilmente intriso di minerali pesanti usati durante l’esercizio. Poi si potrebbe continuare sulle ricadute dell’intervento rispetto al resto della città, lo spostamento a monte del baricentro svuota e impoverisce il nucleo centrale cittadino e blocca per sempre la ripresa del centro storico, mentre immiserisce l’economia dei quartieri, tutti. L’ultimo rilancio è sulle opere nella parte nord della città, Lido Tre Archi, dove come sempre, una consuetudine, senza alcune consultazione con i cittadini si progettano e si realizzano opere costose ad uso e consumo di pochi, forse giovani, ma forse neppure del quartiere. L’esempio è la palestra dell’arrampicata e quella per le arti marziali. Siamo sicuri il quartiere abbia bisogno di ciò?  Si è mai presa in considerazione la composizione sociale dei residenti del quartiere, le loro esigenze?Noi proponiamo da sempre la casa del quartiere, il delegato del sindaco per la sicurezza, e il primo cittadino pensa solo e soltanto alle opere. Come magari il ponte pedonale di via Salvo d’Acquisto l’opera per antonomasia più inutile e costosa. Si è realizzato un ponte dove serviva un sottopasso, come dimostrano le foto allegate e a nulla valgono le barriere poste sullo spartitraffico a bloccare l’attraversamento degli studenti. Caro sindaco i soldi sono dei cittadini e i cittadini hanno il diritto di dire la loro, in contraddittorio con i “tecnici” per realizzare ciò che serve senza sprechi o spese inutili. Una domanda sorge spontanea: i consiglieri comunali dormono un sonno profondo o sono stati narcotizzati?».

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