Massimo Tramannoni (in alto) e Nicola Pascucci, a destra lo stadio Recchioni
In occasione dell’incontro Fermana-Virtus Entella in programma domenica prossima, la società canarina – con il patrocinio del Comune di Fermo – ha invitato i ragazzi di tutte le società sportive allo stadio Bruno Recchioni per assistere alla partita. Una iniziativa lodevole, che riapre la discussione, mai sopita in questi mesi, dell’allestimento del settore giovanile della Fermana Football Club e dei rapporti dell’unica società professionistica della provincia con le altre realtà territoriali.
Sull’argomento intervengono Nicola Pascucci, consigliere comunale de “La città che vogliamo”, e Massimo Tramannoni, capogruppo consiliare di “Non mi Fermo”. Pascucci e Tramannoni che, va sottolineato, dicono la loro in qualità di consiglieri ma anche – aspetto non secondario – forti della loro esperienza come allenatori nei settori giovanili del territorio.
La questione è presto detta: la Fermana Calcio, dopo mesi di difficoltà, è riuscita ad allestire una compagine tecnica e societaria per disputare dignitosamente il campionato di Serie C. A rimanere indietro, però, è stato il settore giovanile gialloblù. Un aspetto, questo, che non è solo legato al tifo o alla stretta vicenda agonistica, ma che pone anche un problema sociale e promozionale per il territorio Fermano.
Nicola Pascucci: «Da ‘sognatore’ e da consigliere che aspira a una programmazione, auspico l’apertura di un tavolo permanente tra tutte le realtà calcistiche della città e del territorio per un progetto almeno quinquennale di programmazione del settore giovanile. Tanti sono gli amici delle società che, con immensi sacrifici, portano avanti realtà calcistiche che sono linfa vitale per i nostri quartieri e per i nostri ragazzi e ragazze. Credo che il confronto e la collaborazione nulla tolga a nessuno, e anzi aiuti tutti a crescere. E, alla fine, aiuti la Fermana stessa se vorrà sedersi al tavolo, ripartendo da un progetto comune. Io e Massimo Tramannoni alleniamo alla Polisportiva Mandolesi di Porto San Giorgio, sul campo dove la Fermana si allena. Per qualche anno insieme ad Afc Fermo e Tirassegno abbiamo portato avanti il settore giovanile insieme. Tutt’ora abbiamo ottimi rapporti e collaboriamo con numerose altre realtà. Perché non partire da un passato recente comune per provare a rimettere insieme un progetto per il territorio?».
Massimo Tramannoni: «Certo le difficoltà sono tante, gli addetti ai lavori qualificati sempre meno e le strutture carenti, ma con passione ed entusiasmo – coordinati dall’amministrazione e con la disponibilità della Fermana – sono sicuro che un tentativo di settore giovanile ‘condiviso’ vada fatto”. “Oggi ragazzi e ragazze (in questi ultimi anni il movimento femminile sta avendo una crescita esponenziale) che vogliono crescere dal punto di vista calcistico sono obbligati a fare tanti chilometri per raggiungere settori giovanili di società professionistiche della regione e fuori regione, sottoponendo se stessi e le famiglie a grandi sacrifici ed esborsi economici, con il rischio disacrificare anche il loro percorso di studi. Serve costruire qualcosa nell’interesse delle società ma anche nell’interesse dei ragazzi. Questa opportunità la dobbiamo a loro, alla città e al territorio. E soprattutto, se questa collaborazione dovesse riuscire, agevolerebbe di molto il lavoro di tutti, della Fermana, dell’Amministrazione e di tutte le società che invece di farsi ‘concorrenza’ si aiuterebbero reciprocamente».
Concludono Pascucci e Tramannoni: «Mettendosi alle spalle qualche vecchia incomprensione, siamo sicuri che nel giro di qualche anno si costruirebbe qualcosa di importante. Non si tratta di una soluzione immediata, né l’unica. Ma sicuramente una grande possibilità che crediamo vada colta».
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