Porto, la minoranza: «Surreale l’acquisto del libro per gestire la struttura. Stanno giocando col futuro della città»

PORTO SAN GIORGIO - I consiglieri di minoranza: «Veramente l'amministrazione pensa di affrontare una questione complessa con questa superficialità e improvvisazione? Siamo seriamente preoccupati»

«Qualche settimana fa abbiamo chiesto all’amministrazione di conoscere come intende affrontare la gestione del porto nel caso si concretizzasse la decadenza della concessione. Non abbiamo sindacato la scelta ma il dopo non sarà uno scherzo: significherebbe lo sgombro totale delle attrezzature e l’assenza totale di personale per la quotidiana conduzione dell’infrastruttura». È la stilettata dei consiglieri di minoranza di Porto San Giorgio riguardo la questione del porto. «Apprendiamo dai giornali che ci sarebbero sopralluoghi già in corso con società interessate, nonostante non ci sia ancora una sentenza. Se questo non fosse già gravissimo, leggiamo sull’albo pretorio che l’amministrazione acquista un libro dal titolo “La concessione portuale”. Ma veramente l’amministrazione pensa di affrontare una questione complessa con questa superficialità e improvvisazione? Ma è una cosa seria o una barzelletta? Chi è che si sta occupando di tutto questo, gente competente, specializzata o apprendisti e improvvisatori? Acquistare un libro per gestire una struttura in cui operano decine di persone (tra l’altro sbagliando anche la tipologia visto che si riferisce a porti commerciali) è come pensare di poter operare dopo aver letto un libro di chirurgia. Sarebbe comico se non fosse drammaticamente reale».

«Perché, invece, l’amministrazione non si è portata avanti predisponendo un bando pubblico? – si interrogano i consiglieri di minoranza -. C’era tutto il tempo per coinvolgere le competenze necessarie a comporlo e a definire un percorso trasparente. È paradossale se si pensa che un comitato ad hoc lo hanno creato per scegliere il cavallo che deve correre al palio dei comuni. E non siamo i soli a chiedere chiarimenti. C’è una lettera del Demanio, non comunicata nella risposta alla nostra interrogazione, in cui si chiedono chiarimenti su come gestire la situazione al fine di recuperare i crediti. Cosa ha risposto l’amministrazione a questa lettera? Siamo seriamente preoccupati perché il porto rappresenta la più grande opportunità per la città e non è con l’improvvisazione che può essere affrontata la questione. Ammesso che sia solo improvvisazione».


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