Diatriba “buoni pasto” al Veregra. L’opposizione: «Usati dalla giunta per amici e colleghi di partito». Ubaldi: «Polemica sterile, vi spiego perché»

MONTEGRANARO - Il botta e risposta tra il gruppo di minoranza Avanti Montegranaro e il primo cittadino. «Ancora una volta l’amministrazione Ubaldi ha fatto quello che preferisce: innumerevoli passerelle, ma stavolta a spese delle associazioni». «In tutti i Comuni del territorio, quando si svolgono delle importanti manifestazioni, i sindaci, i rappresentanti politici ed istituzionali, sono ospiti degli organizzatori»

di Laura Cutini

«Durante il Veregra Street Festival abbiamo appreso con sconcerto che il sindaco e alcuni membri dell’amministrazione invitavano amici e colleghi di partito a cena, provvedendo a pagare il pasto con i buoni che le associazioni avevano riservato all’amministrazione, e che solitamente venivano distribuiti tra coloro che lavoravano durante il Festival». E’ l’accusa mossa alla giunta montegranarese dal gruppo di opposizione Avanti-L’altra politica Montegranaro.

«Abbiamo deciso di non intervenire subito, ma di presentare un’interrogazione al primo cittadino per conoscere la vera versione dei fatti – hanno precisato -. Con la risposta all’interrogazione è arrivata la conferma. Non solo non è stato indicato alcun atto amministrativo che disciplina i buoni pasti, indicando anche le finalità per cui vengono utilizzati, cosa grave a livello amministrativo, in più si apprende che ogni associazione ha fornito al comune 15 buoni. Il sindaco si rifiuta per motivi inerenti alla privacy di indicare chi sono stati i reali utilizzatori dei buoni. Possiamo accettare che non vengano diffusi nomi e cognomi, ma noi avevamo richiesto di indicare la qualifica ed a quale titolo questi soggetti avevano il diritto di utilizzare i buoni. Anche qui un silenzio voluto. Infine la risposta più goliardica, quella in merito al criterio con cui sono stati indicati. Ubaldi indica che sono stati utilizzati per accogliere autorità comunali, civili, militari, religiose, ma soprattutto per i rappresentanti istituzionali. La domanda allora che ci poniamo è fino a quanto tempo dopo la fine del mandato un soggetto rimane rappresentante istituzionale? Ancora una volta l’amministrazione Ubaldi ha fatto quello che preferisce: innumerevoli passerelle, ma stavolta a spese delle associazioni».

Il sindaco Endrio Ubaldi

Interpellato sulla vicenda proprio in virtù dell’entità delle accuse mosse dalla minoranza, il sindaco Endrio Ubaldi non ha dubbi: «Ancora polemiche interessate solo a screditare Montegranaro. In tutti i Comuni del territorio, quando si svolgono delle importanti manifestazioni, i sindaci, i rappresentanti politici ed istituzionali, sono ospiti degli organizzatori. Solo recentemente, sono stato invitato a Fermo in occasione della Festa della Birra con il gemellaggio con Ansbach, ma anche a Monte Giberto per l’8 settembre, senza dimenticare tantissimi appuntamenti a Torre San Patrizio, Belmonte, Porto San Giorgio, Altidona, Ortezzano, Montelparo, solo per citarne alcuni. Ebbene, a Montegranaro, invece in occasione del Veregra Street Festival, per la cui organizzazione il Comune affronta tutte le spese organizzative, artistiche e di logistica per oltre 100.000 euro, secondo il pensiero di questa sinistra a corto di argomenti, che sembra vivere isolata dentro una bolla, dovrebbe essere vietato. Avere dei rapporti di cortesia istituzionale, soprattutto in occasione dei festeggiamenti per i 25 anni di questa manifestazione, che peraltro ha riscosso un successo straordinario, è diventato un problema. Peccato, però, che la minoranza dimentichi interessatamente di dire che alle stesse associazioni, che dall’evento ricevono un cospicuo ritorno economico, non viene chiesta alcuna compartecipazione, tanto da garantire loro persino la gratuita occupazione del suolo pubblico. A ciò – rincara la dose il primo cittadino – si deve aggiungere anche l’impegno del sottoscritto e dei colleghi di giunta per incrementare le sponsorizzazioni, solo quest’anno di ulteriori 15.000 euro facendo in modo di diminuire l’onere delle spese per il Festival a carico delle cassa comunali e, quindi, della cittadinanza.
Ma no, a Montegranaro, per il Festival non si può ospitare nessuno perché i seguaci della Schlein non lo gradiscono, ma senza avere granché a cuore questa manifestazione che stanno vituperando da mesi, infischiandosene del danno di immagine che arrecano tutte le volte».

«Per concludere, inoltre, è bene chiarire che – aggiunge Ubaldi – la proposta di mettere a disposizione dei buoni omaggio è stata condivisa con le associazioni, e proprio per il fatto che non vi è stata alcuna imposizione o controprestazione, non si capisce cosa si sarebbe dovuto deliberare o quale altro atto fare. Le associazioni a differenza dei “compagni” hanno ben compreso l’importanza del senso dell’ospitalità e di reciprocità, per far sì che finalmente Montegranaro venga adeguatamente considerata dalle più alte cariche di governo a prescindere dal colore, che nelle scorse edizioni invece non sono mai stati tanto presenti. Per questo, trovo questa polemica davvero surreale, soprattutto se penso a quando ex amministratori oggi all’opposizione, in passato non si facevano scrupoli, quando c’erano degli ospiti, ad essere ospitati insieme agli stessi presso qualche locanda. E poi, di 75 buoni omaggio ne sono stati utilizzati solamente 60 e pure da parte di personale volontario che ha prestato servizio gratuitamente. Non è stato tolto assolutamente nulla a chi collabora con il Festival. Che dire, dunque, tanto rumore per nulla. Sono certo, tuttavia, che sarà l’ennesimo autogol da parte di chi non riesce ad avere un minimo di confronto costruttivo. Ma questo la minoranza fa finta di non saperlo».

 

La risposta all’interrogazione della minoranza


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