Furti nei cimiteri, a Magliano di Tenna attivate le fototrappole per contrastare il fenomeno

MAGLIANO DI TENNA - Il primo cittadino Pietro Cesetti: «Negli ultimi venti giorni sono stati portati via vasi e pezzi di grondaie di rame. Insieme ai carabinieri di Montegiorgio abbiamo installato questi dispositivi che, per ora, sembrano funzionare bene come deterrente»

di Matteo Malaspina

Il fenomeno dei furti nei cimiteri non riguarda solo Montegiorgio. Lo aveva detto il vicesindaco Alan Petrini nella sua intervista e le sue parole trovano riscontro sentendo anche il primo cittadino di Magliano di Tenna, Pietro Cesetti che conferma come il malcostume di sottrarre oggetti nel luogo sacro dove riposano i defunti stia diventando una prassi consolidata. E non stiamo parlando di rubare fiori o vasetti (un gesto moralmente deplorevole) ma di sottrarre interi pezzi di rame: un vero e proprio business da mercato nero che porta i ”ladri di rame” a guadagnare dagli 8 ai 9 euro al kg. Non conferma invece i furti la sindaca di Monsapietro Morico, Romina Gualtieri, che dice che nel cimitero del suo comune non si sono verificati episodi del genere.

Il sindaco di Magliano di Tenna, Pietro Cesetti

«Da venti giorni a questa parte ci siamo accorti che, di notte, sono stati portati via dal cimitero di Magliano diversi angolari di rame che vengono usati per chiudere le fessure negli angoli nella zona del piano terra, così come anche molti discendenti delle grondaie – racconta Cesetti -. Poi, i ladri sono passati a rubare i portafiori, anche questi in rame, nella parte antica del cimitero. Non potevamo stare a guardare e ci siamo subito attivati mettendo delle fototrappole, dispositivi che appena avvertono un movimento scattano una foto anche di notte con gli infrarossi, in collaborazione con i carabinieri di Montegiorgio ed ora la situazione è tranquilla. Sembra che questo deterrente abbia funzionato, seppur tardivo, e i furti negli ultimi giorni non si sono più verificati».

Per quanto riguarda le telecamere (metodo utilizzato dal comune di Montegiorgio), Cesetti spiega che non è stato possibile metterle perché ci sono degli iter burocratici da seguire, a partire dall’autorizzazione del Ministero dell’Interno fino alla Prefettura, e non sarebbe stata una soluzione nell’immediato. «Ne abbiamo molte di videocamere installate nel territorio, soprattutto sulle strade sia provinciali che comunali, ma non nell’area del cimitero» spiega il primo cittadino.

«Sapevamo che anche Montegiorgio aveva subito furti, così come altri comuni e siamo disponibili alla collaborazione con gli altri amministratori per contrastare questo fenomeno – conclude Cesetti -. Ripeto, con le fototrappole non abbiamo avuto più episodi e speriamo di non averne più in futuro».

 

Raffica di furti nei cimiteri, a Montegiorgio telecamere e ristrutturazione in programma

 

 


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