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Pmi Day, quattro aziende fermane aprono le porte ai giovani delle scuole superiori

FERMANO - L'iniziativa permette agli studenti delle scuole di entrare dentro le aziende, di viverle, comprendere i meccanismi e valutarne il potenziale. Quattro gli istituti coinvolti (Ipsia, Itt, Itet e Scientifico) e altrettante aziende. Il presidente del comitato Piccola Impresa, Marco Carassai: «Solo guardando gli impianti e vedendo lavorare le persone i ragazzi possono cogliere l'essenza del lavoro»

di Matteo Malaspina

Quattordicesima edizione del Pmi Day, l’iniziativa che permette agli studenti delle scuole di tutti Italia di entrare dentro le aziende, di viverle, comprendere i meccanismi e valutarne il potenziale. Un primo step per creare quel matching fondamentale tra formazione e lavoro.

Quattro gli istituti coinvolti nel Fermano: Itet “Galilei”, Itt “Montani”, Liceo Scientifico “Calzecchi Onesti” e Ipsia “Ricci”. Così come quattro sono le aziende che hanno ospitato i giovani: Santoni, Da.Mi, Elitron e Gbs. Proprio in quest’ultima azienda di Porto Sant’Elpidio questa mattina si è tenuta la conferenza di chiusura della mattinata alla presenza del direttore di Confindustria Fermo, Giuseppe Tosi, del presidente del comitato di Piccola Industria, Marco Carassai e dell’assessore portoelpidiense alle attività produttive Maria Laura Bracalente. Circa 15 ragazzi dell’Ipsia hanno avuto modo di visitare tutto il processo lavorativo, accompagnati da Diego Battista, esempio di un ragazzo che è arrivato in questa azienda tramite un corso di formazione: «Sono stato piacevolmente colpito perché ho visto interesse e gli studenti hanno fatto domande pertinenti».

«Il nostro è un impegno per far conoscere le realtà territoriali ai giovani perché ci siamo resi conto che spesso si ha una visione errata o sconosciuta delle aziende – spiega Tosi -. Molti ragazzi non si rendono conto delle opportunità che hanno nel nostro territorio e vanno a lavorare fuori. Il nostro è un tessuto imprenditoriale vivo, con delle eccellenze dove c’è la possibilità di fare esperienze formative e lavorative». Poi, rivolgendosi ai ragazzi: «Se entrate dentro queste realtà vedete che non è come pensavate. Valutate le possibilità di sviluppo professionale perché le aziende e il tessuto sociale hanno bisogno di voi».

In Italia sono circa 1.300 le imprese coinvolte, quasi 700 scuole medie e superiori e oltre 49.000 i partecipanti.

«La mission è far conoscere ai giovani le eccellenze che abbiamo nel nostro territorio dove è possibile fare carriera. Offriamo ai ragazzi l’opportunità di un incontro ravvicinato con le realtà produttive e di conoscere l’impegno e il talento che gli imprenditori condividono con i propri collaboratori nella realizzazione di prodotti e servizi. Solo entrando nelle imprese, guardando gli impianti e vedendo lavorare le persone, i ragazzi possono cogliere l’essenza del lavoro – dice il presidente del comitato Piccola Industria, Carassai -. Quest’anno è stato scelta la libertà come tema: libertà nel realizzare le proprie aspirazioni, nell’innovare, nella possibilità di scegliersi la strada per costruirsi un futuro. La metà del fatturato prodotto in Italia è dato da aziende dai 10 ai 50 dipendenti e queste realtà hanno bisogno dell’entusiasmo dei giovani».

Da ultimo, l’intervento del titolare della Gbs, Sandro Cicconi: «Siete voi giovani a far crescere l’azienda. Siete sempre voi che dovete crearvi l’ambiente giusto facendo sinergia ed essendo motivati. Parte tutto da voi». Cicconi spiega poi come nella sua impresa è stato rivoluzionato l’orario lavorativo, in accordo con i dipendenti. Si è passati dal classico orario di fabbrica ad un orario 7-15.30, dove i dipendenti hanno il pomeriggio libero da dedicare ai loro hobby. È in programma un ulteriore step, ovvero quello dei quattro giorni lavorativi settimanali (lunedì-giovedì) con 9 ore al giorno e un turno il venerdì ogni 4/5 settimane. Così facendo, dice, si crea più armonia dentro l’azienda e si produce di più.


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