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«Senzacqua chiarisca molti punti invece di sbraitare: lui e il sindaco-assessore amministrano per conto dei cittadini» La lettera aperta di Brignocchi

PORTO SAN GIORGIO - La replica, tramite lettera aperta all'assessore all'ambiente, dell'ex sindaco Claudio Brignocchi che parla da cittadino. E tira in ballo anche l'assessorato ai lavori pubblici in mano al sindaco Valerio Vesprini «che tace». Mentre a Senzacqua chiede di «farci sapere, a noi poveri cittadini, qual è con precisione il progetto che andrete a realizzare, con precisione e attenzione, la prego: a questa approssimazione è ora di dire basta, la nostra città non merita simili comportamenti da parte dei suoi amministratori per delega»

Claudio Brignocchi

«Vedi caro Assessore, non puoi dire basta e alzare la voce. Devi comprendere che stai lì ad amministrare non per conto tuo ma per conto nostro, cioè di noi cittadini, compreso me che non ti ho votato. Sei lì per delega e quindi devi accettare di ascoltare, prendere nota ricevere critiche anche se le ritieni immotivate e farti carico dei problemi che hai davanti senza andare sempre al passato». Inizia così la lettera di Claudio Brignocchi. Si firma “un cittadino” ma è stato anche sindaco  di Porto San Giorgio ed esponente Pd. E la sua missiva è chiaramente una replica a tutto tondo alle odierne dichiarazioni “roboanti” del delegato all’Ambiente. Pomo della discordia? Le tamerici sul lungomare Gramsci sud. Abbattute? “Traslate”? Opposte vedute per opposte fazioni ma che rendono da settimane, mesi, il dibattito cittadino sul rifacimento del lungomare, a dir poco infuocato.

Torniamo alla lettera di Claudio Brignocchi: «Assessore devi anche comprendere che le tamerici in quel tratto di lungomare sono una “bellezza d’insieme”, cioè valgono non in quanto singola pianta, ma come insieme complessivo e appartengono alla bellezza naturalistica e paesaggistica del luogo. E’ quindi inutile continuare a paragonare l’intervento su di un complesso naturalistico e ambientale così rilevante, con eventuali, anche errati abbattimenti di piante singole avvenute nel passato; l’abbattimento del complesso naturalistico costituito dall’intero filare di piante decennali, varrà quanto la demolizione di altre vestigia storiche della nostra città, come il Villino Tomassini sul lungomare. Ma quello che ancora fa più specie è che dinanzi ad una ripetuta richiesta di cittadini e comitati, che vanno rispettati ed ascoltati in quanto sei in quella posizione ad amministrare per conto nostro, non vi sia ancora alcuna chiarezza su quello che intendere fare: tu, la tua amministrazione in quanto tale se esiste e il sindaco-Assessore ai lavori pubblici se svolge le sue funzioni o non sono state invece delegate a te. Ora dici che le piante di tamerici verranno solo “spostate” e “riposizionate” e passeranno da 58 a 80: quando mai si era parlato in questi termini, non lo si è fatto né nel precedente Consiglio Comunale aperto, né in tante altre discussioni e interventi della vostra amministrazione.
Cosa vuol dire che verranno spostate: che motivo c’è di spostare tutte tali piante di pochi metri, rischiando e correndo il pericolo che tra espianto e rizollatura, piante di così grande fusto possano subire danni ingenti e irreversibili? Ma soprattutto, ci dite per l’ennesima volta cosa intendete fare e qual è il vero e definitivo progetto che realizzerete. Le faccio notare, caro Assessore (ma probabilmente non è sua materia ma del nostro sindaco – assessore ai lavori pubblici che continua a tacere), che nel computo metrico allegato al progetto esecutivo approvato ed appaltato, è prevista una spesa di 13.154,75 euro per il “trapianto delle piante esistenti e ricollocazione in altro sito dello stesso giardino o area attigua”, ma solamente per 25 esemplari. Non per tutte le 58 tamerici, ma solo per 25 esemplari. Di conseguenza, di cosa parla nella sua ultima intervista? Come può parlare di spostamento di 58 esemplari se gli atti del progetto dicono altro? Non dice la verità o non è informato dal sindaco-assessore ai lavori pubblici? Insomma, l’insieme del complesso delle tamerici, costituito da un filare di 58 piante, di cui solo 5 sono di scarsa vitalità vegetazionale secondo la relazione da voi affidata ad un tecnico successivamente all’approvazione del progetto, verranno spostate o abbattute o ricollocate in altro sito e, in particolare, quante di queste subiranno tale destino visti gli atti ufficiali da voi della Giunta approvati. Ma soprattutto, dovrebbe avere la bontà, sempre perché amministra per conto nostro, di farci sapere, a noi poveri cittadini, qual è con precisione il progetto che andrete a realizzare, con precisione e attenzione, la prego: a questa approssimazione è ora di dire basta, la nostra città non merita simili comportamenti da parte dei suoi amministratori per delega».

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