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Nodo tamerici, gli ambientalisti: «Abbattono alberi in salute senza un motivo apparente, l’amministrazione si ravveda»

PORTO SAN GIORGIO - «Nel resto del mondo è chiara, evidente e necessaria la direzione da prendere: abbiamo bisogno di ritrovare e rifare nostra la connessione umana con l’ambiente  che ci circonda e ci accoglie. Allora come è possibile che alle porte del 2024 si possa ancora scegliere di abbattere alberi in salute senza un motivo apparente? Perché, diciamocelo, fare spazio per più parcheggi non è un motivo valido»

Le tamerici sul lungomare Gramsci sud di Porto San Giorgio

«A breve verranno abbattute e in minima parte trapiantate, ma la differenza è poca perché  la possibilità di sopravvivenza, visti i metodi, è bassissima, le 60 tamerici del lungomare sud  di Porto San Giorgio che fanno ombra, fresco, che abbattono la Co2 e l’inquinamento, che producono ossigeno, che invitano al passeggio, che rendono il paesaggio gradevole, insomma  che rendono la vita più bella e piacevole.  Il tutto per fare posto a parcheggi, per accrescere la temperatura estiva, per rendere  invivibile il lungomare Sud di Porto San Giorgio. Insomma per favorire gli interessi di pochi  a danno di tutta la cittadinanza, specialmente per anziani e bambini». Il coordinamento delle associazioni ambientaliste del Fermano torna a far sentire la propria voce su uno dei temi più dibattuti, e scottanti, a Porto San Giorgio.

«Tutto ciò quando nel resto del mondo è chiara, evidente e necessaria la direzione da prendere: abbiamo bisogno di ritrovare e rifare nostra la connessione umana con l’ambiente  che ci circonda e ci accoglie. Questo sentire è ormai evidente in ogni dove: ci sono leggi che tutelano la natura (quasi) in ogni suo aspetto, direttive dell’Unione Europea, obiettivi per lo  sviluppo sostenibile a livello mondiale, si fa educazione ambientale nelle scuole di ogni grado,  pubblicità progresso, ricerche scientifiche, convegni etc. Parole come crisi climatica, gas serra, isole di calore (a proposito, guarda un po’!),  deforestazione, perdita di biodiversità, (solo per fare alcuni nomi) sono all’ordine del giorno. Addirittura da qualche anno si parla di ecoansia.  Allora come è possibile che alle porte del 2024 si possa ancora scegliere di abbattere alberi in salute senza un motivo apparente? Perché, diciamocelo – incalzano gli ambientalisti – fare spazio per più parcheggi non è un motivo valido o, per lo meno, non può e non deve esserlo in un mondo in cui la priorità delle amministrazioni dovrebbe essere incentivare l’utilizzo di trasporti pubblici e della  mobilità dolce, senza l’utilizzo di mezzi inquinanti. Sessanta tamerici adulte, in salute, hanno una capacità di assorbimento di Co2 e polveri  inquinanti smisuratamente superiori a qualsiasi altro giovane albero appena piantato (la capacità di una pianta di catturare l’anidride carbonica dall’atmosfera raggiunge il suo massimo  quando ha più di 50 anni). Non sarebbe logico che un progetto di riqualificazione girasse intorno alla valorizzazione degli elementi di pregio già presenti invece che sulla loro  distruzione?». Queste sono le domande che il coordinamento ambientalista del Fermano, in totale supporto e accordo col Comitato per il Lungomare di Porto San Giorgio, pone alla amministrazione  del Comune di Porto San Giorgio «ma anche a tutta la comunità di cittadini che – concludono – fanno uso di  questi spazi, nella speranza di una illuminazione sulla via di Damasco».  

Le sigle ambientaliste presenti nel Coordinamento

 


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