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Sant’Emidio alle prese con la marijuana, l’immagine che fa discutere

DALLE MARCHE - ASCOLI Utilizzata per promuovere un prodotto a base di cannabis light, vede il Patrono intento a maneggiare alcune piantine. Inconfondibile la sua sagoma, così come quella di Piazza del Popolo alle spalle. Tra i primi a definirla sacrilega, il senatore e commissario alla Ricostruzione Castelli. Il web si divide

di Luca Capponi 

 

Leggendo le varie biografie di Emidio di Ascoli, nato a Treviri nel 273 e scomparso tra le cento torri, l’incertezza principale su cui si dibatte riguarda l’anno delle morte: nel 303 sotto Papa Marcellino o, secondo un’altra versione, nel 309 sotto Papa Eusebio. Vero è che, come per tanti altri personaggi simili, tante sono le leggende che lo riguardano, tra cui quella che lo vede come santo “cefaloforo”: una volta decapitato su indicazione del prefetto Polimio, autore di dure repressioni contro i cristiani, Emidio raccolse la sua testa amputata e andò a seppellirsi nell’ipogeo dell’attuale tempietto di Sant’Emidio alle Grotte.

L’immagine postata da Castelli che raffigura il Santo in versione cannabis

 

Nessuna tra le tante narrazioni, però, fa accenno alla propensione del Santo Patrono verso le…droghe leggere. Anzi, in questo caso leggerissime. Nell’immagine, che sta facendo discutere non poco il web, lo si vede infatti intento a maneggiare alcune piantine di marijuana. Inconfondibile la sua sagoma, così come quella di Piazza del Popolo alle spalle. Offensiva e blasfema secondo alcuni, niente altro che un’immagine pubblicitaria, magari un po’ forte, per altri. Sì, perché il disegno, che porta la firma di Lorenzo Drustico, è stato utilizzato per pubblicizzare un tipo di prodotto a base di cannabidiolo (Cbd), la cosiddetta cannabis light venduta in farmacia o negli smart shop a seconda delle concentrazioni di Cbd, e sulle cui modalità di diffusione sono in corso confronti, dibattiti e inevitabili polemiche tra pro e contro.

 

Uno dei primi ad accorgersi della pubblicità sui generis è stato il senatore ed ex sindaco di Ascoli Guido Castelli (Fratelli d’Italia), che sui social non ha utilizzato mezze misure: «Un vecchio detto recita: “Scherza coi fanti ma lascia stare i Santi”. È la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho visto questa immagine sacrilega ideata per promuovere la vendita di prodotti a base di cannabis. Il Santo è Sant’Emidio, patrono di Ascoli e protettore dai terremoti. Vederlo strumentalizzato in questo modo mi conferma che la cannabis è molto pericolosa perché, annebbiando il cervello, fa perdere il senso della realtà e della misura. Spero che in un momento di lucidità gli autori di questa iniziativa ci ripensino e lascino in pace Sant’Emidio, togliendo l’immagine».

 

A questo punto sarebbe curioso ed interessante conoscere il concept che sta alla base del Sant’Emidio in versione canapa e, quindi, il pensiero di chi ha deciso di avvalersi del disegno di Drustico per pubblicizzare il prodotto.

 

Nel frattempo, la ricerca biografica continua. Non sia mai che, d’improvviso, venisse fuori che non è il basilico la pianta sacra che tutti associano al patrono (da tradizione viene venduta ogni 5 agosto, giornata che lo celebra, davanti al Duomo) ma che, effettivamente, sia…un’altra.

 


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