Porto, la polizza fideiussoria è arrivata. L’ad Marconi: «Abbiamo predisposto quello che chiedeva il Tar»

PORTO SAN GIORGIO - Come anticipato da Cronache Fermane qualche giorno fa, la società Marina ha puntualmente inviato nel pomeriggio l'attesa polizza fideiussoria al Tar Marche e per conoscenza al Comune rivierasco. Invio che è stato effettuato dopo le 18 conferma l'ad Renato Marconi. Tra i documenti anche quello che attestata la possibilità per la compagnia scelta dal concessionario del porto di operare nel mercato assicurativo italiano.

Renato Marconi

di Sandro Renzi

Come anticipato da Cronache Fermane qualche giorno fa, la società Marina ha puntualmente inviato nel pomeriggio l’attesa polizza fideiussoria al Tar Marche e, per conoscenza, al Comune di Porto San Giorgio. Invio che è stato effettuato dopo le 18, conferma l’ad Renato Marconi. Tra i documenti anche quello che attesta la possibilità per la compagnia scelta dal concessionario del porto, di operare nel mercato assicurativo italiano. In prima battuta, quindi, saranno i giudici amministrativi a valutare le carte arrivate via pec, e poi gli uffici di via Veneto e l’agenzia del demanio che dovranno pronunciarsi sul contenuto della polizza a copertura non solo dei 970 mila euro di canoni non versati dalla società al demanio, e dal Marina comunque contestati nell’ammontare, ma anche delle annualità 2023 e 2024 fino alla pronuncia nel merito da parte del Tar ed attesa per luglio del prossimo anno.

Marconi appare fiducioso e pronto a proseguire nella gestione del porto turistico per i prossimi mesi, in attesa di riprendere le fila del discorso sospeso qualche mese fa tanto con il demanio quanto con il Comune e l’Amministrazione Vesprini. Non è un caso che i direttori degli approdi che fanno capo al gruppo Marinedi  abbiano organizzato proprio a Porto San Giorgio, sabato e domenica scorsi, una full immersion di due giorni all’hotel Il Timone in occasione della quale l’head master di Mastery, Remo Grassetti, è stato chiamato a svolgere un corso di di prevenzione dei conflitti, di gestione delle situazioni critiche e di autodifesa con il metodo Mas, brevettato dallo stesso maestro Grassetti. «Purtroppo – spiega Marconi – stanno aumentando i casi di aggressione da parte dei clienti a danno del nostro personale. Questi corsi servono per saper affrontare il conflitto. Trovare il modo quindi di difendersi, allontanarsi, chiedere aiuto» spiega ancora Marconi. Nozioni che ora i direttori potranno trasmettere anche agli ormeggiatori per lavorare in sicurezza.

 


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