di Serena Murri
Mentre si inaugura il Natale, anche attraverso il Presepe Biblico presso la chiesa del Crocifisso, questa mattina a Porto San Giorgio si è svolto anche un momento di riflessione sulla violenza di genere. In mattinata, alla chiesa del Crocifisso è stato inaugurato il Presepe biblico di Renata Ficiarà, un allestimento che conta 450 movimenti e più di mille statue, un patrimonio che potrebbe sfiorare i centomila euro e che solo Porto San Giorgio può vantare da 5 anni. L’esposizione narra la vita di Gesù, da Nazareth fino alla resurrezione e da domani (e fino al 7 gennaio) sarà aperto al pubblico con il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Tra le novità di quest’anno raffigurate nel presepe, c’è la chiesa di San Giorgio e la processione con il santo oltre alla chiesa di Gesù Redentore. Questa mattina, l’apertura è stata benedetta da don Pietro Gervasio: «Ringraziamo il Signore per la creatività di Renata che ci ricorda le meraviglie che Dio ha compiuto e conta di compiere tra noi». Alla benedizione era presente la giunta al completo.
A seguire, si è svolta la celebrazione della giornata contro la violenza di genere in viale Cavallotti, rimandata la settimana scorsa per maltempo, in memoria del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne. «Assieme al preside dell’Isc Nardi – ha ricordato l’assessora alle pari opportunità Carlotta Lanciotti – abbiamo cercato di capire quale fosse il modo migliore per rendere questa giornata un interessante spunto di riflessione per tutti voi, perché siamo convinti che anche i riferimenti culturali sulla violenza sulle donne vadano insegnati fin da piccoli». Prima ci sono stati i saluti delle istituzioni presenti. Il sindaco Valerio Vesprini è così intervenuto: «Questa installazione è un simbolo, purtroppo una ricorrenza caduta in una circostanza particolare di cui parla tutta Italia. L’importanza è per voi che oggi siete qui e siete il nostro futuro. Questo è un simbolo che dice no alla violenza sulle donne e più in generale no alla violenza verso tutti».
L’assessore Marco Tombolini, con delega all’istruzione, ha ringraziato gli studenti del Liceo Artistico che hanno fornito l’albero colorato di rosso dove sono stati appesi fiocchetti rossi e pensieri dei ragazzi: «Come assessore all’istruzione sono felice della proficua collaborazione che c’è sempre con le scuole. Il tema per noi è molto sentito e insieme all’assessore alle pari opportunità abbiamo voluto creare questo incontro con le nuove generazioni perché pensiamo che da lì si debba partire. Avviene un femminicidio ogni 3 giorni. Dobbiamo abituarci tutti di più all’educazione affettiva, all’intelligenza emotiva e al fatto che le parole e i gesti di tutti hanno un peso. Nel lavoro contro la violenza tutti possiamo fare qualcosa».
Maria Lina Vitturini, presidente pari opportunità alla Regione Marche, si è complimentata per la sensibilità su questo tema: «I dati regionali non sono belli. Purtroppo ogni donna, dai 17 ai 70 anni, ha subito una violenza che non vuol dire solo femminicidio, che è la punta dell’iceberg, quella più visibile perché lascia delle ferite non rimarginabili. Ci sono anche altri tipi di violenza come quella psicologica. Anche fra voi giovani quando insultate o denigrate un ragazzo, anche quella è violenza. Bisogna imparare a rispettare l’altro fin da piccoli, sui banchi di scuola. Il Ministro della Pubblica Istruzione Valditara farà uscire una nuova materia scolastica, l’educazione all’affettività. Il 1522 è un numero importante sempre attivo con possibilità di chattare, a disposizione di chi subisce la violenza e anche per i figlio di chi la subisce. Mettetelo in rubrica».
In viale Cavallotti era presente anche il tenente della Guardia di Finanza, Alessia Valletta, a ricordare che «24 anni fa, la Guardia di Finanza ha finalmente aperto le porte alle donne, il modo migliore per dare un segnale. Ora le donne nelle forze dell’ordine sono una realtà e questo deve essere alla base del contrasto alla violenza sulle donne e qualsiasi tipo di violenza in generale. Quindi pari opportunità per tutti». Alessandra Cognigni, responsabile Pari Opportunità per il Comune, ha sottolineato che «il tema sulla violenza sulle donne è un tema difficile da portare nelle scuole, di grande attualità e sensibilità all’educazione alla non violenza per creare ragazzi e una società migliore».
Infine, il preside dell’Isc Nardi, Roberto Vespasiani ha ribadito: «Dobbiamo aprire alla didattica dell’affettività. Noi a scuola dovremo attrezzarci attraverso la formazione specifica dei docenti ma saremo ben lieti di farla perché l’unico nostro obiettivo sono i ragazzi». Erano presenti le scuole della Borgo Rosselli Capoluogo, le scuole Medie Nardi, la Primaria Borgo Rosselli con il liceo artistico che ha fornito l’albero installato dietro alla panchina rossa in memoria delle vittime della violenza. A leggere i loro pensieri sono stati i ragazzi, con frasi di buoni propositi, di ascolto e di rispetto verso le compagne e le donne. Poi le ragazze del Liceo artistico hanno detto la loro, attraverso frasi in cui ricorreva il desiderio di sentirsi protette e sicure in ogni situazione. È stato anche realizzato un video, grazie al preside Vespasiani, che è possibile visionare tramite il qr code affisso nei manifesti vicino alla panchina.
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