Santa Barbara, Guardia costiera e Vigili del fuoco di nuovo insieme per omaggiare la Santa Patrona (Le Foto)

FERMO - Le divise della Guardia costiera, guidate dal comandante Angelo Picone, e dei Vigili del Fuoco comandati dall'ingegner Paolo Fazzini, dunque, ancora insieme per la loro Santa Patrona con i festeggiamenti legati alla celebrazione eucaristica in onore della Santa, officiata dall'arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio, alle 10,30 nella chiesa di Sant'Antonio da Padova, in viale Trento, a Fermo, alla presenza del prefetto Michele Rocchegiani, delle più alte cariche militari del Fermano e di svariati sindaci e amministratori del territorio

Da dx il prefetto Michele Rocchegiani, il comandante Paolo Fazzini e il comandante Angelo Picone

di Simone Corazza

Questa mattina i vigili del fuoco del comando provinciale di Fermo e la Guardia costiera dell’Ufficio Circondariale marittimo di Porto San Giorgio si sono riuniti, come loro consuetudine, per festeggiare, alla presenza delle più alte cariche civili e militari del Fermano, la patrona che li lega da sempre: Santa Barbara.

Le divise della Guardia costiera, guidate dal comandante Angelo Picone, e dei Vigili del Fuoco comandati dall’ingegner Paolo Fazzini, dunque, ancora insieme per la loro Santa Patrona con i festeggiamenti legati alla celebrazione eucaristica in onore della Santa, officiata dall’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio, alle 10,30 nella chiesa di Sant’Antonio da Padova, in viale Trento, a Fermo, alla presenza del prefetto Michele Rocchegiani, delle più alte cariche militari del Fermano e di svariati sindaci e amministratori del territorio.

L’arcivescovo Rocco Pennacchio

«Si narra – hanno ricordato, più e più volte, anche negli anni passati, dal Circomare sangiorgese e dei vigili del fuoco di Fermo –  che Barbara di Nicomedia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscoro, che “al quattro del mese di dicembre del 288 d.C., fu incenerito da una fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza la possibilità di redimersi.” Ella fu prescelta perché rappresenta la serenità del sacrificio di fronte al pericolo senza possibilità di evitarlo e fu eletta a patrona”di coloro che si trovano in pericolo di morte improvvisa”. Infatti, la martire, nell’imminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù:”… tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, tu che comandasti ai nuvoli che piovessero sopra i buoni e sopra i rei, tu che andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita la orazione della tua ancella; ti prego Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua lode farà memoria di me e del mio martirio, mandagli grazia per tua misericordia”  La compenetrazione leggenda/momenti di vita mistica spiega le ragioni per cui subito dopo l’invenzione della polvere da sparo ciascun magazzino di munizioni, per devozione alla vergine di Nicomedia, da sempre ha attaccato sulle pareti un’immagine della santa affinché i depositi delle polveri, che si chiamano appunto Santebarbare, siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti. Nel corso del pontificato di Papa Pio XII vi fu la solenne proclamazione di Santa Barbara quale Celeste Patrona e dal 1951, ogni 4 dicembre gli uomini della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco, nel ritrovarsi con le comuni origini e con i comuni valori, festeggiano solennemente e degnamente la loro Santa Patrona”.

Le istituzioni sono state accolte dal comandante della Guardia Costiera di Porto San Giorgio, Angelo Picone, e dal Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Fermo, Paolo Fazzini, dimostrando la forte vicinanza istituzionale alle due amministrazioni dello Stato.
Grande soddisfazione è stata espressa dal comandante Picone nel vedere la chiesa gremita di persone e, nel portare il saluto alle autorità intervenute, ha voluto rimarcare, durante il suo intervento, il momento del martirio di Santa Barbara, attualizzandolo con i diversi accadimenti tragici che oggi stanno scuotendo la coscienza della società:
«… il suo brutale martirio è pertanto manifesto di libertà; di libertà di scelta, di libertà di pensiero; di libertà dai soprusi; di coraggio! Questo tema, l’uccisione di una donna per mano di chi dovrebbe amarla e proteggerla è, proprio oggi per me, per noi tutti, sentito e, purtroppo, tristemente attuale. Santa Barbara è l’emblema di tutte quelle donne che hanno perso la vita per motivi futili, perché oppresse, perché non potevano essere libere!!! Libere di scegliere!!! Il martirio di Santa Barbara si trasfigura come esempio di libertà di amare!».

I Vigili del Fuoco di Fermo hanno iniziato le celebrazioni di Santa Barbara Martire alle 9,15 presso la caserma di via Leti con l’alzabandiera e la deposizione della corona in onore dei Vigili del Fuoco caduti in servizio, alla presenza di don Mario Lusek. Il comandante Fazzini ha rivolto un ringraziamento sincero a tutto il personale del Comando ed a tutti coloro che, dall’istituzione del Comando di Fermo avvenuta il 27 maggio 2019, si sono spesi con impegno a perseguire il comune obiettivo di renderlo sempre più efficiente nei confronti della cittadinanza.

Al termine la cerimonia è proseguita presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Fermo dove, nell’Ufficio del Comandante, è stato prestato il giuramento di fedeltà allo Stato da parte del personale neoassunto e, a seguire, sono state consegnate le riconoscenze per lodevole servizio al personale in quiescenza e le Croci di Anzianità al personale che ha maturato i 15 anni di servizio.

 


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