Ciak si gira…al Montani! Ecco “Scatti d’Ingegno”. Ora si punta a un docufilm sull’istituto

FERMO - Alla prima del cortometraggio, ieri sera, erano presenti la preside Stefania Scatasta, gli insegnanti e i tecnici che hanno collaborato alla realizzazione del progetto del corto, che racconta un tuffo nel passato di tre ragazzi per ripercorrere la storia della scuola, dall'opera pia fondata dalla famiglia Montani all'innovazione delle scienze dell'odierno Istituto

di Francesco Silla
Ieri pomeriggio, nel Cinema Sala degli artisti di Fermo, è stato presentato il cortometraggio “Scatti D’ingegno” realizzato dagli studenti dell’Istituto Montani nell’ambito del progetto “Dal Montani un Oscar alla scienza e alla tecnica”.
Alla prima del cortometraggio erano presenti la preside Stefania Scatasta, gli insegnanti e i tecnici che hanno collaborato alla realizzazione del progetto del corto, che racconta un tuffo nel passato di tre ragazzi, per ripercorrere la storia della scuola, dall’opera pia fondata dalla famiglia Montani all’innovazione delle scienze dell’odierno Istituto.
La preside Stefania Scatasta ha introdotto alla visione: «Non eravamo competenti nel mondo del cinema, ma lo siamo diventati. L’idea di raccontare qualcosa con un taglio cinematografico era qualcosa che volevamo fare. Attraverso un altro progetto sempre cinematografico di Genoma Films su Benelli, con i ragazzi ci siamo incontrati durante la pandemia e ci siamo chiesti cosa potevamo fare. Con la sinergia che nella scuola c’è, abbiamo intercettano, grazie alla professoressa Cecchi, un fondo statale e collaborando con Genoma Films siamo riusciti a creare questo progetto. Non volevamo qualcosa di predefinito. Doveva nascere dalla didattica e dagli incontri. Ecco quindi che abbiamo deciso di parlare a più voci, perché questo è un progetto che ha diversi punti di vista: generale, didattico e tecnico. In futuro sicuramente ci saranno altri cortometraggi, e un sogno nel cassetto: quello di realizzare un docufilm sul Montani».


Ha preso poi la parola anche la professoressa Cecchi: «Presentiamo un corto importante per questa scuola, che va a dare lustro alla nostra storia. Un corto che supera il test di Bechdel, con un alto impatto dei personaggi femminili. Una valenza ulteriore è la scoperta da parte degli studenti del Montani stesso, che in questo progetto si mostra nelle varie epoche, con la consapevolezza che siamo in continua evoluzione. Un terzo aspetto importante è quello di avere la possibilità di sviluppare maestranze cinematografiche dalle nostre materie di studio, come i chimici per le pellicole ed elettricisti per la luce e la fotografia».
«Gli studenti si sono divertiti tantissimo, sia nella realizzazione del corto sia nei momenti di didattica che abbiamo affrontato – ha spiegato Paolo Marzoni di Genoma Films – Questo è possibile anche grazie ad un momento di cinema marchigiano in espansione. Non bisogna andare a Roma. Si può fare cinema anche sul territorio».
Dopo la proiezione del corto, i tre studenti protagonisti sono saliti sul palco e hanno raccontato la loro esperienza sul set, arricchita da aneddoti delle giornate di riprese di cui sono stati mostrati alcuni momenti attraverso un video backstage. Poi anche gli altri alunni che hanno partecipato al progetto sono saliti sul palco e hanno raccontato la particolare esperienza del set come fonici, operatori, direttori della fotografia e registi.


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