Rinnovo pubblica illuminazione, la minoranza insorge: «Basta sprecare soldi, situazione non più rinviabile»

PORTO SAN GIORGIO - I consiglieri di minoranza chiedono risposte alla giunta Vesprini: «Ha revocato il project financing dell'amministrazione Loira. Per l’anno corrente il Comune ha sborsato più di € 120.000 per manutenzioni ordinarie e per interventi urgenti straordinari. Cosa intendono fare riguardo la pubblica illuminazione?»

«La pubblica illuminazione riveste un ruolo chiave per il decoro, la bellezza, la sicurezza e l’immagine di una città, a maggior ragione di una città a vocazione turistica e commerciale quale Porto San Giorgio. Non appena scaduto il vecchio contratto vincolante, la precedente amministrazione aveva bandito un project financing nel 2018 per rivoluzionare completamente il sistema che prevedeva l’efficientamento di tutto il sistema di illuminazione e smart city rendendolo coerente con le nuove tecnologie, sostenibile e all’avanguardia. Nonostante ‘l’incidente di percorso’ creato da ricorsi presentati dalle società non classificatesi prime, il project di cui sopra si apprestava ad entrare in vigore e a rivoluzionare l’illuminazione pubblica. La maggioranza Vesprini, poco dopo essersi insediata, ha provveduto a revocare attraverso il consiglio comunale il project financing: le ragioni tecniche della revoca si poggiavano su un parere legale presentato qualche minuto prima nel Consiglio comunale in oggetto, probabilmente per tenere buono qualche componente della maggioranza che storceva il naso su questa scelta». Si apre così la nota dei consiglieri di minoranza riguardo la pubblica illuminazione che non hanno gradito la revoca al project financing targato Loira.

«Ad oggi la città, de facto, porta ancora il fardello della fatiscenza ed obsolescenza degli impianti di illuminazione, necessitando di continui interventi manutentivi straordinari – continuano dall’opposizione -. Da un’attenta verifica prendiamo atto che solamente per l’anno corrente l’Amministrazione comunale ha sborsato più di € 120.000 per manutenzioni ordinarie e per interventi urgenti straordinari, non risolutivi e parziali, lasciando comunque la città più buia, meno attraente e meno sicura. Senza una progettazione rapida ed efficace le casse comunali dovranno continuare a corrispondere, o meglio sperperare, migliaia di euro per interventi spot e inefficaci; la situazione è critica ed è sotto gli occhi di tutti. Revocare senza avere in mano un’alternativa concreta da attuare immediatamente è una scelta spericolata e irresponsabile. La città sta pagando questa fase di stallo, lasciando un impianto fatiscente ed economicamente dispendioso. Stiamo perdendo ulteriore tempo. Ci chiediamo, pertanto, se e cosa intende realizzare sulla pubblica illuminazione questa Amministrazione, essendo un problema non più rinviabile».


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