Cercasi manodopera: Cna e Confartigianato entrano a scuola alla ricerca degli artigiani del futuro

FERMO – Grazie ad un bando della Regione Marche, le due associazioni di categoria insieme all'Ipsia ''Ricci'' e al Liceo Artistico hanno creato un progetto nominato ''Orientarsi ai mestieri artigiani''. Domenica, in occasione della visita degli studenti delle medie per l'orientamento, proietteranno un video dove le aziende incentiveranno i ragazzi a scegliere un futuro nell'artigianato

di Matteo Malaspina

Fermano territorio di artigiani, piccole-medie imprese e aziende di qualità. Uno status riconosciuto in tutto il mondo e che tutti ci invidiano ma, ormai da anni, l’allarme che le aziende lanciano è quello della mancanza di manodopera e di un cambio generazionale che fa fatica ad attuarsi. Problematiche che Cna e Confartigianato hanno colto già da diverso tempo e ne stanno facendo la loro mission, ovvero quella di parlare ai ragazzi e alla famiglie per spiegare che sì, magari prima erano lavori usuranti, sottopagati e poco ”borghesi”, ma ora non è più così. E per farlo, le due associazioni di categorie hanno chiamato in soccorso la scuola, in questo caso l’Ipsia ”O.Ricci” di Fermo e hanno creato un progetto denominato ”Orientarsi ai mestieri artigiani”, sfruttando un bando regionale che ha messo a disposizione dei fondi per l’animazione dell’area di crisi complessa fermano-maceratese con l’obiettivo del cambio generazionale.

L’iniziativa, nata nel 2015, si è evoluta e dalle brochure iniziali si è passati, quest’anno, a sfruttare i nuovi mezzi di comunicazione social con un video di 20 minuti che domenica 17 dicembre verrà proiettato nell’aula magna dell’istituto in occasione della giornata dell’orientamento per gli studenti delle scuole medie.

«Ci siamo adeguati ad nuovo modello comunicativo e siamo sbarcati sui social – spiega la dirigente scolastica Annamaria Bernardini dell’Ipsia – Cna e Confartigianato hanno realizzato dei video che mettono in luce quello che è il Made in Italy nel nostro territorio, in collaborazione con l’Ipsia e con i ragazzi del Liceo Artistico che hanno realizzato il volantino. Un’iniziativa che persegue obiettivi comuni tra associazioni di categoria e scuola, che sono quelli di favorire la diffusione di un’informazione corretta su quella che è la richiesta di lavoro del Made in Italy, in modo tale che ci sia un orientamento anche verso le scuole che preparano questi mestieri. Bisogna superare il mismatch che c’è tra la richiesta di lavoro e la formazione».

Per ora è disponibile solo il trailer del video realizzato da Gianmaria Pennesi e Alessio Di Buò, inserito nelle pagine social di Facebook e Instagram ”Un lavoro per il futuro” (curate da Bottega Social). Nel filmato sono state raggiunte 12 aziende di diversi settori vicini all’Ipsia (meccanica, moda, benessere) e gli artigiani mostreranno gli ambienti di lavoro, le fasi di produzioni parlando dei loro sacrifici, delle opportunità e, infine, incentivando i ragazzi ad avvicinarsi a questi mestieri. È partita, inoltre, una campagna di promozione social che permetterà al video di raggiungere più persone possibili.

«Domenica riproponiamo un’iniziativa che facciamo dal 2015 in concomitanza delle Scuole Aperte. Le associazioni affrontano insieme il tema dell’orientamento scolastico perché è nostro interesse alimentare il futuro delle nostre aziende, concentrandoci sulla valorizzazione che deve avere il giovane – dice Alessandro Migliore, responsabile Cna Federmoda Marche -. Questa è la seconda iniziativa che facciamo (dopo ”Moda from school” al Teatro dell’Aquila) e altre due sono in programma a febbraio e a marzo nel Maceratese».

«Registriamo un drastico abbandono dei ragazzi nei confronti delle nostre attività. Noi stiamo portando l’idea di far conoscere ai giovani le attività artigianali del territorio e il video è un modo per far conoscere anche ai genitori il fatto che i laboratori di oggi non sono quelli di 50 anni – aggiunge Lorenzo Totò, vicepresidente Confartigianato Imprese Ap-Mc-Fm -. Abbiamo sempre chiesto ai ragazzi e ai genitori di venirci a trovare ma quest’anno portiamo le aziende a Scuole Aperte per far conoscere le attività principali del territorio fermano. Noi artigiani non stiamo cercando manodopera spicciola, cerchiamo un ricambio generazionale. Una delle cose che ci fa superare le difficoltà è vedere un giovane che possa apprendere il nostro mestiere, qualcuno a cui trasferire le nostre passioni e le nostre esperienze».

Alla conferenza stampa è intervenuto, in videochiamata, anche il presidente regionale della Camera di Commercio, Gino Sabatini: «Ieri ero a Roma e si è parlato di poter rimettere in campo nuovi mestieri con il digitale e mantenere quelli già in atto nella nostra quotidianità utilizzando gli istituti scolastici ed è proprio quello che fa questo progetto: cercare di portare i giovani a riscoprire i mestieri affiancati dal mondo scolastico, cercando di dare quella linfa vitale e sostenendo il Made in Italy per essere un grande modello».

«Un progetto in cui la Regione Marche ha investito. Per noi è importantissimo perché si parla di giovani e di orientamento – ha spiegato il consigliere regionale Andrea Putzu -È fondamentale dimostrare a quei giovani che vogliono approcciarsi al mondo della scuola che, entrando in questi istituti, possono trovare subito lavoro. Posso promettere che la Regione Marche metterà in campo altre azioni affinché possa esserci più orientamento. Ci saranno altri bandi in tal senso».

Per rivolgersi alle famiglie è fondamentale il filtro dei Comuni. Da qui la presenza dell’assessore di Fermo Annalisa Cerretani: «Quello che mi sento di dire è “bravi e coraggio”. Ogni giovane ha un proprio talento e non è detto che sia per forza un qualcosa sprigionato dallo studio perenne. Quando sono piccolissimi, purtroppo, non insegniamo ai nostri ragazzi la manualità mentre si studia. Dobbiamo unire le forze, spargere la voce e far capire ai genitori questo concetto. Se grandi brand arrivano nel nostro territorio dietro c’è uno studio, ma se noi non siamo pronti ad accoglierli sarà tutto fallimentare. Bisogna pensare al futuro e fare in modo che le risorse umane possano lavorare e avere gratificazione. Noi ce la mettiamo tutta e finalmente c’è una grande squadra in campo».


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