«Canile: nessuna chiusura, solo uno spostamento temporaneo». E’ quanto rimarca a chiare note il sindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi, dopo l’affondo dell’Enpa.
Ubaldi non ci sta e chiarisce: «In relazione all’allarmismo continuo alimentato da alcune associazioni animaliste sulla vicenda del canile di Montegranaro, intervengo per ribadire quanto già più volte affermato insieme all’assessore all’Ambiente Gismondi Gastone» e si passa ai dettagli: «Innanzitutto il nostro Comune è stato citato in giudizio dal gestore della struttura, con la richiesta del pagamento di una somma di circa 250.000 euro relativa a dei presunti inadempimenti contrattuali, rispetto alle condizioni dell’originario contratto per la realizzazione e la gestione del canile. Il giudice del Tribunale di Fermo propose la definizione transattiva della vertenza dietro il pagamento della somma di 85.000 euro, con l’obbligo da parte del gestore di liberare il canile alla scadenza concordata. Il legale incaricato dal Comune, a quel punto, aveva fornito un parere favorevole alla definizione del contenzioso, concordando con l’avvocato di controparte il rilascio della struttura entro il 31 ottobre, dando 120 giorni per cercare di effettuare il trasferimento dei cani nel migliore dei modi. Appena 4 giorni prima della scadenza della data concordata – rimarca Ubaldi – lo stesso legale del gestore scrisse che al 31 ottobre la sua assistita avrebbe riconsegnato il canile al Comune, ma che nel frattempo, su iniziativa di una volontaria della struttura, si era costituita un’associazione, a cui il gestore aveva delegato la cura dei cani».
«Guarda caso, l’associazione subentrata senza mai essere autorizzata dal Comune, si è costituita appena qualche giorno prima del termine per la riconsegna da una ex volontaria del gestore della struttura. Il Comune, alla presenza del responsabile dell’ufficio tecnico, del segretario comunale, del sottoscritto e – incalza il sindaco – dell’assessore all’ambiente ha incontrato la responsabile dell’Enpa e dell’associazione subentrata, spiegando che la struttura necessita di importanti interventi e che una volta sistemata, si potrà procedere con un bando di pubblica evidenza per la gestione della stessa. Essendo una struttura pubblica, è impensabile un affidamento senza procedure pubbliche. Al tempo stesso, il responsabile del procedimento si è adoperato per la collocazione dei cani in carico al Comune di Montegranaro, nel pieno rispetto delle normative vigenti. È proprio per il massimo rispetto dei cani e della loro salute, che i tecnici incaricati dal Comune hanno ritenuto indispensabile seguire la procedura adottata. Ciò non pregiudica nulla per il futuro, anzi. Ma quando ripetutamente si legge di associazioni onlus e di volontari che si occupano dei cani, è bene precisare che queste svolgono i servizi di gestione delle strutture, dietro compensi economici molto elevati. Può sorgere almeno il dubbio che – conclude il sindaco di Montegranaro – oltre al benessere dei cani, ci possano essere interessi di natura economica? Sicuramente è tutto legittimo, ma vanno rispettate le regole della pubblica amministrazione e gli accordi sottoscritti».
L.C.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati