Il nodo sicurezza finisce sul doppio binario: allarme dei commercianti e “botta e risposta” della politica

PORTO SANT'ELPIDIO - Il problema, forse, sta nel fatto che, più che cercare le colpe di questa situazioni, vadano prese in considerazione le responsabilità. E qui la politica si deve assumere le proprie, non mettendo la testa sotto la sabbia per paura di una “cattiva pubblicità”. Un passo che forse, seppur con un’ordinanza che non convince appieno, la maggioranza ha deciso di fare ammettendo che forse a Porto Sant’Elpidio, in questo momento la sicurezza, se non è un problema, è certamente una priorità

di Maikol Di Stefano

C’è un problema sicurezza a Porto Sant’Elpidio? È questa la domanda, divenuta oramai retorica, che circola in città e rimbalza sui social. Tira in causa amministratori, forze politiche, residenti e commercianti. L’escalation di episodi criminosi avvenuti negli ultimi giorni ha alzato ancora di più l’attenzione in città.

I fatti

Nelle ultime settimane in città alcuni episodi criminosi hanno messo in allarme la città. Raptus di violenza che hanno coinvolto soprattutto il centro e le attività lì presenti. Domenica scorsa, due pattuglie dei carabinieri, insieme agli agenti della Polizia Locale e i sanitari del 118 sono intervenute in via Cesare Battisti. Un episodio che abbiamo raccontato su Cronache Fermane e che ha coinvolto anche i residenti del centro. Una ragazza ha dato in escandescenza, prendendo di mira bar e ristoranti nella zona e che nonostante l’arrivo dei militari non ha smesso di urlare ed inveire contro tutti. Due giorni dopo, un’altra coppia di giovanissimi, poco più che vent’anni ha preso di mira invece la rosticceria L’Angolo Buono, in via Principe Umberto, alle porte di piazza Garibaldi. «Era la terza volta che entravano, consumavano e andavano via senza pagare. Le prime due volte ho lasciato correre, ma l’ultima volta con me nel negozio c’erano anche mia figlia e mio genero che sono intervenuti. – Racconta la titolare dell’esercizio commerciale – Lì sono “esplosi”, offese, sedie lanciate nel locale e contro le vetrine. Hanno rotto le fioriere. Ho chiamato la polizia e sono dovuti intervenire anche i volontari della Croce Verde perché ho avuto un malore. I due ieri girovagavano nuovamente qui intorno». Episodi che coinvolgono ancora una volta il centro città e soprattutto commessi da soggetti differenti.

La “controffensiva” 

La reazione dell’amministrazione comunale è arrivata con un’ordinanza anti “spaccio” che ha coinvolto l’utilizzo dei monopattini elettrici. Infatti dalla giornata di oggi, sono stati affissi i cartelli che vietano l’utilizzo di monopattini elettrici nel centro della città. «L’ordinanza è stata oggetto di confronto con le Forze dell’Ordine e ha avuto l’approvazione da parte di tutti i rappresentanti – le parole del primo cittadino – Stiamo valutando anche l’istituzione del divieto di transito in orario notturno, fatta eccezione chiaramente per i residenti, in alcune vie attigue al centro nelle quali si sono verificati disordini e condotte moleste. Ricordo il controllo di vicinato: dopo il protocollo approvato in Prefettura, attendiamo il nulla osta dal Ministero dell’Interno per la sottoscrizione definitiva. Con la Questura abbiamo affrontato in più occasioni la questione di intensificare i controlli sugli affitti di immobili, per verificare la regolarità dei contratti e la corrispondenza tra chi occupa le abitazioni e chi effettivamente ne risulta locatario». Un segnale, un tentativo da parte dell’amministrazione che però sembra essere in questo momento più un palliativo che una vera e propria soluzione. Un pò come quei tentativi di arrestare la prostituzione negli anni passati, a lungo andati a vuoto. Se è vero che lo spaccio in centro città, tramite l’utilizzo dei monopattini era ormai costatato da tutti, allo stesso modo sembra chiaro che non può essere una simile ordinanza a risolvere il problema. I divieti infatti possono tamponare, ma se non si va alla base della questione difficilmente si farà un concreto passo avanti. La lotta allo spaccio è funzionale se porta ad una situazione migliore, non se porta allo spostamento in altre aree cittadine della medesima attività criminale. Ora a dare risposta sarà solo il tempo: se scompaiono i monopattini, ma non lo smercio di droga in centro città saremo quindi punto a capo.

La politica

Sul tema della sicurezza cittadina si è oramai dibattuto nelle ultime settimane. Uno scontro molto duro soprattutto tra maggioranza e Laboratorio Civico, arrivato anche in consiglio comunale. Una richiesta d’impegno da parte dell’opposizione a cui l’amministrazione ha risposto con l’ultima ordinanza e con l’ampliamento della video sorveglianza. Ora sul tema sicurezza sembra esserci un batti e ribatti sulle eventuali colpe. La maggioranza si difende parlando di una situazione eredita, sulla quale chiede tempo di lavorare. L’opposizione (Laboratorio) attacca sul fatto che non si stia facendo nulla. Il Pd, invece, ha fatto sentire la sua voce solo con l’ex assessore Patrizia Canzonetta: «Il mio pensiero, leggendo la stampa locale, è andato alle precedenti amministrazioni locali, al susseguirsi di richiesta di dimissioni dell’assessore con delega di turno per ogni cosa che accadeva in città. Ricordo intere pagine di giornali che già allora ci dipingevano come “Scampia” nel migliore dei casi. Ricordo un’opposizione molto agguerrita contro chi amministrava, con richieste puntuali di avere più sicurezza in città e con attacchi pesanti contro l’assessore con delega» e ancora: «Sono sempre stata convinta che poter amministrare il proprio paese è una gran bella esperienza e una grande responsabilità e trovare le soluzioni giuste richiede tempo, lungimiranza ed il grande supporto di ciò che oggi viene definita la filiera istituzionale».

Il problema, forse, sta nel fatto che, più che cercare le colpe di questa situazioni, vadano prese in considerazione le responsabilità. E qui la politica si deve assumere le proprie, non mettendo la testa sotto la sabbia per paura di una “cattiva pubblicità”. Un passo che forse, seppur con un’ordinanza che non convince appieno, la maggioranza ha deciso di fare ammettendo che forse a Porto Sant’Elpidio, in questo momento la sicurezza, se non è un problema, è certamente una priorità.


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