«L’amministrazione comunale di Fermo chiude il 2023 con un consiglio comunale prevalentemente incentrato su provvedimenti di carattere economico e finanziario, quali il rendiconto 2022, una variazione al bilancio 2023 e l’approvazione del bilancio 2024. La chiusura del bilancio 2022 si caratterizza per una ulteriore rigidità delle spese che di fatto immobilizzano l’avanzo di amministrazione di euro 13.500.000, di cui quelli spendibili discrezionalmente si riducono a circa 324.000 euro, dovendo accantonare ingenti risorse per crediti di dubbia esigibilità, fondo per contenziosi ed altri accantonamenti di legge. Il bilancio di esercizio 2023 non è da meno visto che si ratifica al consiglio una ulteriore variazione di bilancio legata al maggior fabbisogno di ulteriori 120.000 euro di cui 76.000 per pagamenti iva a debito e 38.000 per aggio su riscossioni tributarie coattive». E’ l’analisi sui conti del Comune del capogruppo Pd, Sandro Vallasciani, dopo l’approvazione, ieri in Consiglio del bilancio preventivo.
Ma non finisce qui: «L’approvazione del bilancio di previsione 2024, che fissa a 54 milioni di euro la spesa corrente, è un puro atto di fede visto che al momento della sua redazione non sono noti molti fattori che ne potrebbero pregiudicare il suo equilibrio. Infatti non sono noti i tagli previsti dal governo per la reintroduzione della spending review che potrebbero incidere per minori trasferimenti che oscillano da 200 mila ai 300 mila euro, non sono noti e previsti gli eventuali aumenti energetici, gli aumenti del costo del personale per l’applicazione del contratto, ecc.. Quello che è invece noto – incalza Vallasciani – è il maggior costo della chiusura della società partecipata Solgas immobiliare, che impossibilitata a pagare i mutui contratti per gli alti tassi di interesse in atto, costringe il Comune ad acquisire tutto il suo patrimonio immobiliare quale l’edificio di Piazza Dante e unità immobiliari del complesso ex Sagrini con tutti gli oneri a carico del Comune che contribuiranno ad elevare l’indebitamento dell’ente di ulteriori 6 milioni di euro. Quindi è d’obbligo una grande prudenza sui numeri del 2024 stanti le numerose incertezze che potranno influenzarne la gestione economica dell’ente, ravvisando nell’amministrazione una pianificazione di brevissimo termine senza particolari entusiasmi. Restano inoltre grandi incertezze sul futuro della Casina delle Rose, sul completamento del nuovo Ospedale, sul destino eventuale di quello esistente, nonché sulla completa attuazione del Pinqua al quartiere Molini per la latitanza del soggetto privato incaricato della costruzione di nuove residenze».
C’è l’ok del Consiglio al bilancio preventivo: 13 milioni di avanzo
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