di Matteo Malaspina
Il 2023 è giunto al termine e a Palazzo dei Priori è tempo di bilanci per la giunta comunale di Fermo che traccia una linea su quello che è stato l’anno in corso, ancora per pochi giorni, e quello che sarà il 2024. Nella tradizionale conferenza di fine anno il sindaco Paolo Calcinaro, affiancato dalla sua squadra di assessori, ha fatto il punto sul suo operato, partendo dai 100 milioni di Pnrr destinati alla città e su cui «gli uffici hanno fatto un grande lavoro, in tempi stringenti, per impostare le progettualità. Un lavoro di carte che ci consente di stare tranquilli e di impostare un grande futuro per Fermo perché sono opere che pongono la città in una visone futura che dà prospettive importanti».
Lavori e progetti che fanno di Fermo una città dinamica ma anche con qualche criticità data dalle tante gru presenti. «Essere una ‘‘città cantiere” porta delle difficoltà e dei disagi ma più gru ci sono e più cresceremo. I cantieri sono sinonimo di sviluppo assicurato – dice il primo cittadino -. A partire dai palazzi di privati abbandonati nel centro storico che verranno ristrutturati e avranno una funzione turistica e di sostegno alla permanenza universitaria, immettendo nel mercato nuove abitazioni per chi vuole venire a vivere a Fermo. Sono tutti investimenti sul futuro ma poi bisogna avere la lungimiranza politica di scommettere su questo».
E proprio i lavori del Pnrr potranno dare una visione di futuro importante per il centro storico, partendo da Fontevecchia dove i milioni da spendere saranno 15: «In queste settimane si sta ultimando il progetto esecutivo per portarvi una buona parte della nostra Università, anche a fronte delle domande crescenti (nel nuovo corso di magistrale d’infermieristica, su 25 posti disponibili sono state 440 le domande arrivate) e di un nuovo corso sanitario che ospiteremo dal 2025. Altra opera importante è l’ex mercato coperto dove verranno spostate sette tipologie di corsi diversi dell’Alberghiero di Porto Sant’Elpidio, con spazi aperti anche alle iniziative cittadine».
Uscendo dal ”salotto” cittadino, grande sviluppo è atteso per l’area di Campiglione con la nuova variante. «Laddove ci sarà una nuova struttura come l’ospedale, abbiamo dovuto accompagnare il tutto con una crescita della zona – continua Calcinaro -. Già tante sono le richieste di nuovi insediamenti commerciali sull’area. Sono partiti i lavori dell’outlet di Nero Giardini e arriverà anche un’importante catena nazionale del fast food. Sbloccata anche la situazione nell’area tra il Super8 e l’Oasi che è stata acquistata da un imprenditore della zona».
Altro tema affrontato in conferenza è quello delle tasse che, dice il sindaco, «sono molto basse anche per favorire le attività che stanno riprendendo dopo il Covid e dopo il caro energia, ma serve un cambio di mentalità della popolazione che deve comprare dai negozi locali. Sia il Pnrr che la vitalità culturale e turistica si innestano su una base che è quella della tenuta del welfare sociale e della fiscalità della città. Cerchiamo sempre delle iniziative nuove per sostenere le famiglie: anche se a livello nazionale non arrivano le risorse, improntando le nostre. Abbiamo reintrodotto il baratto amministrativo sulla Tari e oltre 400 famiglie fermane hanno avuto l’agevolazione di una rata».
Un passaggio anche sull’ultimo consiglio comunale dove sono stati inseriti finanziamenti comunali per impianti sportivi e strade cittadine. Proprio sul tema viabilità, nel 2024 sono destinate risorse per 800 mila euro a cui si somma il forte investimento della Regione riguardo al Piano Infrastrutture per il ponte sul casello autostradale di Porto Sant’Elpidio, la bretella verso la Mezzina e l’allargamento della Lungotenna. Inoltre, «abbiamo ricevuto lodi anche dalle opposizioni su come abbiamo gestito le partecipate, dall’Asite alla Solgas e alle farmacie che sono state curate, messe in sicurezza e tutte con prospettive di crescita notevoli» dice Calcinaro.
«Riguardo al tema delle infrastrutture, aggiungo che sono state superate alcune chimere come il ponte sull’Ete, le rotonde a San Tommaso, Molini e Torre di Palme. Un risultato eccezionale da parte di questa città che non vogliamo sottovalutare – continua il sindaco che torna su un argomento di dibattito in questi giorni: il nome del ponte ciclopedonale che collega Fermo (Marina Palmense) a Porto San Giorgio -. Ci si concentra più sul nome che sull’importanza della struttura, questo è un difetto di questo territorio da sempre. Le cose importanti sono le infrastrutture, bisogna superare le barriere psicologiche. L’obiettivo è fare fronte comune con Porto San Giorgio, sedersi attorno ad un tavolo e discutere su come crescere insieme, no sprecare energie per il nome». Un ponte che, sostiene il primo cittadino fermano, porterà grandi benefici sia per Porto San Giorgio che per Marina Palmense e, su quest’ultima, si sta ragionando su un’urbanizzazione leggera per permettere ai turisti o a qualche giovane del luogo di trovare una casa.
Quando ancora manca un anno e mezzo per il termine del secondo mandato, Calcinaro fa il punto su un’ipotetica rielezione se dal Governo arriverà il via libera per il terzo mandato. «Un punto dibattuto e, se così fosse, ovviamente mi sentirei tirato in ballo – dice -. Ma nel caso in cui questo non avvenga, io resto qua e avviso i naviganti esterni che per me il primo interesse rimane la città di Fermo e non la lascerò in mani insicure e torbide».
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